Altra vittoria della Fiorentina arrivata con il nuovo modulo. Non uno stravolgimento ma un accorgimento che ha cambiato il cammino dei viola
Ormai Vincenzo Italiano ha capito che questa squadra dà il suo meglio con tre uomini dietro alla punta centrale. Anche stavolta ha schierato Bonaventura al suo antico ruolo da trequartista. E Jack è tornato a dare il meglio, andando in gol per la seconda volta di fila, dopo Genova con la Samp. Scrive La Gazzetta dello Sport.
Merito di Ikoné, che a destra è stato devastante e ha fatto venire i capelli ancora più dritti a Vilhena, schierato chissà perché in fascia. Bellissima l’incursione in area con tocco all’indietro per la rete in scivolata di Jack. La Fiorentina ha giocato altissima, con ritmo, e ha creato molto. Buon per la Salernitana che Cabral era spesso in ritardo e che Kouame sotto porta non ne ha azzeccata una. Ma ha subito sempre e solo dopo la mezzora. Quando Nicola si è deciso a spostare Mazzocchi a sinistra riportando Candreva in fascia e Vilhena in mezzo, ha limitato i danni.
Poi a inizio ripresa il tecnico ha speso Dia e il ritrovato Maggiore e la squadra ha avuta una discreta reazione fino al gol costruito da Piatek e Dia con un delizioso triangolo. Ecco riaffiorare la solita Viola, che costruisce molto, spreca tutto e poi si fa infilare? Il sospetto è durato un po’. Perché la Fiorentina ha reagito ma sotto porta mancava di lucidità. Kouame, prima di uscire per Saponara, si è mangiato un altro gol su un’ottima iniziativa di Dodo. Ikoné ha perso inevitabilmente un po’ di spinta. E il solo Amrabat restava sugli alti livelli del primo round. Poi è entrato Jovic che ha risolto la pratica con un gol convalidato dal Var dopo che l’arbitro la Penna aveva fischiato il fuorigioco.
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Redazione LaViola.it