La sofferenza può diventare energia. È una trasformazione, una scelta, una strada. La Fiorentina sta provando a fare questo. È giusto dire che Benevento e Torino non sono avversari particolarmente tosti. I granata, soprattutto, stanno vivendo un momento decisamente nero, e questo ha aiutato Pioli e i suoi a portarsi via tre punti. Ma due considerazioni vanno fatte.
La prima: la Fiorentina si è fatta raggiungere a pochi soffi dalla fine e non ha mollato, ha insistito per prendere quello che meritava. La seconda: la Fiorentina, comunque sia, adesso torna a rivedere l’Europa. Tre punti dal settimo posto dicono che è così, e raccontano anche una risalita fatta col cuore e la volontà. Questa non è una squadra di fenomeni, ma un gruppo solido che il dramma ha riunito intorno a un obiettivo dichiarato dentro lo spogliatoio senza bisogno di urlare in giro proclami o chissà cos’altro. Il target si chiama fuga dall’anonimato. Per orgoglio, perchè è così che si esce a testa alta dal dolore, perchè reagire è ciò che conta di più. Le avversarie della Fiorentina si chiamano Samp e Atalanta: la prima ha vissuto una domenica con le orecchie basse e 5 gol da dimenticare, la seconda ha fatto al Verona più o meno quello che l’Inter ha fatto alla Samp.
Comunque sia, la squadra di Giampaolo al momento appare l’avversario più alla portata della Fiorentina, anche se i due scontri diretti direbbero il contrario. Il momento dei blucerchiati non è un granché, e domenica il tecnico ha parlato del limite mentale che la sua squadra sta affrontando in questo momento.
In sintesi: la Samp, che ha venduto gente come Schick e Skriniar, non era partita per fare l’Europa League, e i nuovi arrivati, tra cui Zapata, non sono bastati per fare un salto di qualità. Serve leggerezza, dice Giampaolo, che vede intorno troppa tensione, quella che la sua squadra non sa reggere. In più da qui alla fine la Samp ha sei partite fuori e quattro in casa, dove solitamente (domenica scorsa a parte) riesce a prendere i punti. Va anche detto che tra le partite a Marassi c’è anche il derby con il Genoa, una sfida anomala, insomma.
Giusto che la Fiorentina punti la Samp, squadra con un ottimo centrocampo, ma con una difesa che spesso lascia il tempo che trova. Le plusvalenze piacciono a tanti, non solo a Firenze. E così una piccola crisi ci sta tutta, come lo sfogo di Giampaolo, che ha preso atto ma già lo sapeva) dei limiti della sua squadra.
Altra storia l’Atalanta di Gasperini, quella che era uscita dall’Europa col Borussia Dortmund.
Quell’eliminazione a testa alta ha rinforzato l’autostima di un gruppo super organizzato che per un Papu Gomez che va e viene ha trovato un Ilicic capace di stupire per gol, giocate e personalità.
Dal punto di vista motivazionale l’Atalanta ha dalla sua l’entusiasmo e la consapevolezza di voler riprovare quelle sensazioni europee appena vissute. Gasperini ha fatto rinascere Cristante e fuso l’esperienza di qualche pezzo forte con l’energia dei giovani talenti, quelli che a Bergamo non mancano mai. C’è da immaginare che in questa rincorsa per l’Europa l’avversario più tosto per Pioli e i suoi sia proprio la squadra di Gasperini.
Va anche aggiunto che nelle prossime quattro partite la Fiorentina dovrà incontrare sia la Roma che la Lazio, due squadre che testeranno le reali ambizioni di una squadra che, comunque, fino a poche settimane fa non aveva niente da chiedere a questa stagione.
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Redazione LaViola.it