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Allenamenti, ripresa il 4 e partitelle dal 13 aprile. Ma Lotito non ci sta: in campo subito

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In Lega si discute su quando tornare agli allenamenti tutti insieme: 17 società d’accordo per il 4 aprile, la Lazio vuole fare diversamente.

Oggi la situazione forse sarà più chiara una volta per tutte, ma l’ipotesi di arrivare a un accordo totale sul tema degli allenamenti tra le 20 squadre di A, l’Aic e la Federazione italiana medici sportivi è assai complicata. Ieri, al termine di un’altra giornata di contatti, contrasti e telefonate, a dispetto del tentativo di mediazione della Lega, non tutti i presidenti concordavano sulla ripresa fissata a gruppetti per il 4 aprile e sulle partitelle e le esercitazioni tattiche che prevedono contati e marcature strette di nuovo consentite dal 13. Lazio, Napoli e Cagliari sono orientate ad andare avanti per la loro strada e, forti del dpcm del Governo che è dalla loro parte, intendono riaprire già nei prossimi giorni i rispettivi centri sportivi ai singoli che hanno voglia di sudare in campo e non a casa da soli. Pare che anche alcuni club del torneo cadetto sposino questa posizione, scrive Il Corriere dello Sport.

FERMI FINO AL 3 APRILE. Chiara l’irritazione di 17 società su 20 di A che ormai da una settimana abbondante cercano un punto d’intesa per fissare condizioni di ripresa dell’attività sostanzialmente uguali per tutti. Dalla loro parte la Juventus, l’Inter, il Milan e le altre formazioni hanno la Federazione italiana medici sportivi che chiede a tutti di ripartire dopo il 3 aprile e ha stabilito, tramite un documento diffuso ieri, un protocollo di lavoro a step (non si può fin dal primo giorno di sedute far finta che il Coronavirus non sua esistito). E pure l’Aic non è a favore di un’immediata ripresa. Saranno i singoli medici sociali delle società che faranno gli allenamenti ad accollarsi la responsabilità penale trattandosi di una situazione di pericolo. E in condizioni come quelle attuali, i calciatori non saranno obbligati a presentarsi ma potranno decidere liberamente. Almeno sentendo quello che sostiene l’Aic, pronta a impugnare l’accordo collettivo.

SPACCATURA. Dentro la spaccatura della Lega, il piano della Lazio va avanti. Lotito sfida i grandi club, Juve e Inter in testa: la ripresa graduale degli allenamenti è diventato l’ultimo terreno di scontro sulla strada, complicata dal diffondersi dell’epidemia, di un possibile riavvio del campionato. Il club biancoceleste, con sedute di lavoro differenziate, punta a riprendere lunedì o nei giorni successivi a Formello, di sicuro prima del 4 aprile (data su cui convergerebbe l’intesa in Lega). L’attesa e la prudenza sono legate all’ipotesi di nuove disposizioni governative, altrimenti Lotito andrà avanti da solo e con i club che lo seguiranno. Oggi nuovo confronto in Lega, ma ieri ha incassato l’autorizzazione a procedere dallo staff medico coordinato dal dottor Ivo Pulcini: a Formello sono convinti di aprire un nuovo fronte coniugando il ripristino degli allenamenti differenziati alla tutela della salute dei calciatori.

FORMELLO. Termo scanner per monitorare e controllare la temperatura dei giocatori all’ingresso nel centro sportivo e l’idea, ecco la notizia, di sottoporre squadra, tecnici, magazzinieri, corpo medico e fisioterapico ai tamponi per controllare la negatività al Covid-19. Lotito intende provvedere a spese della Lazio e avvalendosi di strutture ospedaliere. E’ in attesa di risposte. Da un paio di giorni la società sta verificando passaggi e fattibilità di un’operazione da realizzare contestualmente alla ripresa. Si tratterebbe, nelle intenzioni della Lazio, di sfruttare i 6 campi e gli 8 spogliatoi di Formello (su un’estensione di 26 ettari) per una ripresa graduale degli allenamenti con turni e orari prestabiliti, nell’arco dell’intera giornata, dividendo la squadra in gruppi da 2-3 giocatori. Non c’è l’idea di radunare, da un giorno all’altro, venticinque calciatori all’interno dello stesso spogliatoio. Niente partitelle, almeno sino al 15 aprile, ma la possibilità di riprendere un lavoro aerobico e di ricondizionamento muscolare rispetto agli esercizi e al tapis roulant utilizzato a casa. Inzaghi e Lotito sono preoccupati per lo scadimento di forma di una squadra che ha giocato l’ultima partita ufficiale il 29 febbraio.

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