Rassegna Stampa
Allarme italiani in Serie A: sono solo uno su tre. Nell’ultimo turno solo 1 gol parlava italiano
Allarme italiani in Serie A: sono stati solo uno su tre i calciatori impiegati fin qui. Nell’ultimo turno solo 1 gol parlava italiano, quello di Berardi col Sassuolo
1 gol, uno solo, su 13 spiega perfettamente lo stato dell’arte. Gli italiani, in Serie A, sono una specie in via di estinzione. Ogni anno i numeri sono più allarmanti e avvilenti. Alla seconda giornata, piuttosto avara di reti e con ben quattro 0-0, soltanto Domenico Berardi ha rotto l’incantesimo tra i giocatori eleggibili per la Nazionale, scrive il Corriere Della Sera.
UNO SU TRE. La situazione è più che seria, preoccupante. Neppure la seconda eliminazione consecutiva dal Mondiale ha scosso le coscienze e contribuito a invertire la rotta. La serie A non parla più la nostra lingua. I dati sono uno schiaffo per chi ha a cuore le sorti della maglia azzurra. Nella prima giornata i giocatori italiani chiamati in causa, compresi i subentrati, sono stati 105 su 312. Nella seconda 110 su 309 con una percentuale che oscilla fra il 33,6 per cento e il 35,6. Uno su tre. Tutto cambia, ma niente cambia.
DECRETO CRESCITA. In estate non è servito a molto correggere l’utilizzo del Decreto Crescita nell’ambito del calcio con la possibilità di applicare il beneficio fiscale solo a chi percepisce un ingaggio superiore al milione lordo in un anno e non ha meno di 20 anni. La tendenza dei presidenti di acquistare all’estero non è cambiata. E per adesso, almeno stando ai risultati della Champions, non è servita a rendere più competitive le nostre squadre. La questione è aperta. E lo scontro, con la Lega di serie A, è dietro l’angolo. Perché se i club non pensano a sufficienza alla Nazionale, guardando in maniera poco lungimirante al proprio orticello, è altrettanto vero che a parità di valore i calciatori stranieri costano meno. Mancini deve fare con quel che ha. E intanto sorride al primo gol di Scamacca che, nel playoff di Conference League, si è sbloccato con la maglia del West Ham. Una goccia nel mare.