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Alla sosta a punteggio pieno: piedi per terra, ma Firenze si gode un gruppo vero. Aspettando Veretout e Pjaca… e puntando Napoli

Firenze si accende: si rafforza il legame tra squadra e città. Pioli deve rinunciare a 8/11 dei titolari, partiti con le Nazionali.

Era dal 2013/2014 che la Fiorentina non iniziava il proprio campionato con un doppio successo, ed è la 2° volta nella gestione Della Valle che i viola partono con un bis vincente. La vittoria contro l’Udinese ha riacceso la passione di Firenze. I tifosi con la squadra, lo hanno ribadito gli oltre 700 che hanno accompagnato il gruppo di Pioli verso il Franchi domenica, così come gli oltre 30 mila del Franchi. Con gli abbonamenti schizzati ad oltre 21 mila.

TESTA E ORGOGLIO. Piedi ben saldi per terra, del resto sono state due vittorie in casa contro Chievo e Udinese, ma senz’altro a Firenze è tornato a scattare qualcosa. Forse non verso la proprietà – la posizione di una parte della tifoseria contro i Della Valle resta netta e tale, per diversi motivi – ma sicuramente verso la squadra. Un gruppo di uomini prima che di giocatori, di ragazzi giovani che hanno voglia di stupire, che hanno voglia di metterci tutto e rappresentare una città intera in giro per l’Italia e non solo. Un gruppo che dopo la partita mostra con orgoglio la fascia DA13 (andando giustamente oltre le assurde regole imposte dalla Lega) e va a condividere il sudore del campo con i tifosi, nel nome di Davide.

SINGOLI. Già, e basta vedere quanto sono cresciuti i singoli all’interno del gruppo per capire cosa si sta creando all’interno della Fiorentina. Biraghi veniva dalla retrocessione con il Pescara ed era spesso contestato nei primi mesi, ora è diventata pedina fondamentale per Pioli, si gode la prima chiamata in Nazionale, ed è uno dei riferimenti del gruppo anche per i tifosi. Pezzella è cresciuto tanto, al suo fianco Vitor Hugo che si sta dimostrando difensore solido. Per non parlare di Milenkovic, ormai non più adattato a destra ma con un vero e definito ruolo cardine negli equilibri di squadra. E poi che dire di Benassi, di Simeone, fino a Chiesa e allo stesso Eysseric, che da sicuro partente ha giocato sopra la sufficienza le prime due gare da titolare, lui che per una stagione intera aveva fatto imprecare molti a più riprese.

QUANTI NAZIONALI. Chiaro che le difficoltà arriveranno, chiaro che non si tratta di una squadra perfetta e imbattibile. E che soprattutto i migliori sono chiamati a confermarsi (e anzi a migliorare ancora). Ma le premesse sono buone se non ottime, e allora giusto godersi alla sosta per le Nazionali una Fiorentina che è a punteggio pieno, 3° in classifica e con ancora margini di crescita. A proposito di Nazionali, Pioli perde in questi giorni ben 13 giocatori (sarebbero stati 15 senza gli infortuni di Lafont e Graiciar): trattasi di otto titolari su undici della squadra andata in campo nelle prime due partite, segno che la qualità è cresciuta negli ultimi tempi. “Spero che i miei giochino il più possibile, e poi tornino sani qui a Firenze”, ha commentato Pioli. Già, da Pjaca a Norgaard, da Edimilson a Dabo, da Chiesa-Benassi-Biraghi a Simeone-Pezzella, chiaro che mettere minuti nelle gambe in questa fase della stagione darebbe un bell’aiuto al tecnico viola.

PRIMO CICLO DI FERRO. Perché poi alla ripresa c’è subito un bel tour de force: Napoli (fuori), Sampdoria (fuori), Spal (casa), Inter (fuori) e Atalanta (casa), cinque gare nel giro di due settimane. E serviranno giocatori pronti e già con il ritmo partita. Magari anche super motivati, quella carica che sperano di avere tanti giovani che potrebbero vestire per le prime volte la maglia della rispettiva Nazionale. Orgoglio e passione, quella che hanno dimostrato nelle prime due uscite ufficiali i ragazzi di Pioli. Attraversando le difficoltà e dimostrando una voglia matta di arrivare all’obiettivo. Che si chiama Europa, ma anche rispetto e valori di chi sa di andare in campo per onorare qualcosa e qualcuno di importante.

ASPETTANDO DUE TITOLARI. Una Fiorentina che si sta prendendo i titoli di possibile sorpresa del campionato, anche se siamo appena all’inizio. Ma i margini di crescita sono innegabili: una rosa più completa, più qualità, più muscoli e un gruppo che sta integrando al meglio i nuovi. In attesa… di due titolari. Perché nella Fiorentina-tipo non si possono trascurare Jordan Veretout e Marko Pjaca. Due giocatori che entreranno definitivamente a disposizione di Pioli da Napoli. Lo sarà senz’altro il francese, che ha finito di ‘pagare’ la sciocchezza dell’anno scorso contro il Cagliari. Dovrebbe esserlo anche il croato, pur (inevitabilmente) non al 100%. Ma già con l’Udinese ha iniziato a mostrare qualche numero di alta scuola, così come una bella capacità di creare superiorità numerica nell’uno contro uno.

OBIETTIVO EUROPA. Muscoli, forza e corsa, più qualità ed estro che daranno un’altra marcia in più alla Fiorentina. Senza dimenticare Mirallas, così come i nuovi che sicuramente hanno grandi margini di crescita nell’integrazione negli schemi. Edimilson e Gerson hanno già fatto intravedere le proprie potenzialità, Norgaard è ancora da scoprire. Ma possono solo crescere. Ne esce, in definitiva, una Fiorentina più completa rispetto allo scorso “anno di transizione”. Obiettivo Europa, dopo due vittorie il gruppo ci crede un po’ di più. Ma anche i tifosi. Che intanto, pur con un passato da non dimenticare, si godono una Fiorentina a punteggio pieno. Aspettando Napoli.

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