Alla scoperta del difensore messicano accostato al club viola
Con Milenkovic in scadenza nel 2023 e le poche garanzie date sin qui da Nastasic, in estate la Fiorentina andrà alla ricerca anche di un difensore, possibilmente di piede mancino. Nelle ultime ore è stato accostato al club viola anche il profilo di Johan Felipe Vasquez. Il messicano è una delle poche note liete del Genoa in questa stagione, insieme ai più pubblicizzati Cambiaso e Rovella.
Il classe 1998 è arrivato al club rossoblù reduce dal bronzo all’Olimpiade di Tokyo e dopo cinque panchine consecutive a inizio stagione si è preso la maglia da titolare e non se l’è più tolta, ad eccezione della trasferta di Firenze saltata per squalifica. E con lui in campo, la media dei gol subiti dai rossoblù si abbassa da 2,77 a 1,53. Un debutto da sogno con la rete contro il Sassuolo e poi altre 17 presenze tra campionato e Coppa Italia, nelle quali è diventato secondo Sofascore il primo difensore per palloni recuperati, per contrasti e duelli vinti della Serie A:
?? @Johanvasquez23 entre todos los defensas centrales de la Serie A 21/22:
• 1° en recuperaciones p/p [10.4]
• 1° en quites p/p [3.1]
• 1° en duelos terrestres ganados p/p [4.1]✅ No cometió errores defensivos graves en 1347 minutos jugados. pic.twitter.com/EDCz8tHX7W
— SofaScore Latin America (@SofaScoreLA) February 5, 2022
Pipe, come soprannominato per via del suo secondo nome Felipe, è arrivato in rossoblù dai Pumas con la formula del prestito con obbligo di riscatto alla prima presenza fissato a 4 milioni. Abile nelle letture e spesso pericoloso in area avversaria, Vasquez può giocare sia da terzino che da difensore centrale in una linea difensiva a tre o a quattro. Alto 184 cm, il 23enne originario di Navoja vanta anche una discreta esperienza internazionale con una Concacaf Champions League vinta e 4 presenze con la nazionale messicana. Per adesso solo sondaggi esplorativi dal club viola così come da Atalanta e Sassuolo, per un profilo giovane e duttile che non ha risentito dell’impatto con il calcio europeo.
Di
Mattia Zupo