Domani i viola affronteranno la squadra inglese nella finale di Conference League: scopriamo i segreti della formazione di Moyes
Lo staff di Vincenzo Italiano sta lavorando sul West Ham dal giorno dopo la vittoria di Basilea. Centinaia di video visionati, tagliati, impacchettati per ogni singolo giocatore. Sedute di gruppo e individuali per non perdersi nessun particolare. I calciatori della Fiorentina andranno in campo conoscendo quasi a memoria le caratteristiche dei diretti avversari. Pregi da arginare e difetti da dover amplificare. Scrive La Nazione.
I duelli sono piuttosto noti ed evidenti
Se la Fiorentina che scenderà in campo all’Eden Arena domani sera pare fatta, anche il West Ham non sembra nascondere particolari sorprese per Italiano. Le due squadre potrebbero iniziare la partita allo specchio. Molto dipenderà dalla posizione di Paquetà da una parte e Bonaventura dall’altra. Entrambi possono giostrare da mezzali o da trequartisti. Chi avrà il pallino del gioco in mano farà la prima mossa. L’altro dovrà adeguarsi per non rimanere in inferiorità numerica in zone del campo importanti.
Il tecnico della Fiorentina ha raccontato gli Hammers in modo fin troppo chiaro
Squadra bassa, che si farà attaccare fin verso l’area di rigore. Pronta a ripartire in contropiede come una molla. Per capirsi, classico atteggiamento che in questa stagione ha dato parecchio fastidio alla Fiorentina. Come per tutti i sistemi di gioco, però, le contromisure ci sono. La Fiorentina, ad esempio, a Basilea le ha messe in campo con efficacia dopo aver sofferto nella gara d’andata. Giropalla veloce e pulito per far muovere i centrali. Esterni che devono creare la superiorità numerica nell’uno contro uno. Fondamentali le palle inattive per sbloccare situazioni di stallo.
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Redazione LaViola.it