La Fiorentina a tratti è dominante con un gran calcio, il Milan riesce a rimontare con Jovic. Ma certe partite vanno portate a casa
Viola di rabbia. La notte dei rimpianti a San Siro, poteva e doveva finire meglio. Certe partite si portano a casa. Due gol rimontati dal Milan, due annullati, quello di Dodo per fuorigioco all’ultima curva di un confronto pazzesco, divertente e infinito, 15 tiri e 6 grandi occasioni raccontano le statistiche. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
MEGLIO I VIOLA. Maignan, 7 parate, ha blindato il pareggio. Leggendario il francese, tre interventi super su Kean nella ripresa. È stato protagonista anche De Gea, ci sono stati momenti di sofferenza e in cui il Diavolo, con più precisione, avrebbe potuto piazzare il sorpasso, ma i viola hanno tenuto meglio il campo e hanno finito dominando, alla ricerca del successo, nello stesso modo in cui avevano iniziato, con personalità e palleggio. È andata di lusso al Milan, che pure ha tirato 19 volte. Certe partite possono finire malissimo.
PARI. Sergio Conceiçao l’ha riequilibrata con l’ingresso di Jovic. Il serbo ha firmato il 2-2, approfittando di un regalo, ma il pari accontenta solo le rivali in corsa per l’Europa. La Fiorentina sa giocare a calcio, soprattutto quando non viene aggredita. La ragnatela di passaggi costruita da Cataldi, Fagioli, Mandragora e Gudmundsson, finalmente con la libertà di muoversi a tutto campo, ha stordito i rossoneri. Dodo è stato da subito una spina nel fianco di Theo.
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Redazione LaViola.it