Editoriali
Alla ricerca delle pedine fondamentali: i viola aspettano di ritrovare il miglior Ilicic
Il fine settimana senza campionato per la sosta delle Nazionali, ci fa trovare un gruppo viola decimato di molti suoi calciatori in giro per il mondo ma la domanda vera che ci poniamo dopo il primo tour de force è: come sta la Fiorentina? Otto punti su diciotto (c’è sempre la partita contro il Genoa da recuperare, ndr), un gioco che latita, i suoi interpreti migliori che appaiono sottotono: non un buon momento. Forse non c’è da drammatizzare, forse esageriamo noi o i tifosi (almeno una parte) ma questa Fiorentina ci lascia l’amaro in bocca. Tra i vari calciatori che avevano portato in alto i gigliati nella passata stagione e che adesso stenta più di altri, c’è Josip Ilicic.
Le sue prestazioni, da quando è arrivato a Firenze, sono degne delle migliori montagne russe, così come i giudizi. Una volta fenomeno, una volta un peso; un’altra freddo goleador, un’altra ancora un lusso che la squadra non si può permettere. Non c’è da stupirsi: Ilicic è questo. Come dicono chi s’intende di calcio: se oltre alla tecnica che ha avesse dalla sua anche la continuità di rendimento e di realizzazione probabilmente sarebbe in squadre di rango maggiore. Se non addirittura in campionati più importanti. Vero è che il calciatore ha necessità di sentire l’appoggio, la fiducia incondizionata di tutto l’ambiente per rendere al meglio. Di sicuro Paulo Sousa lo considera una pedina fondamentale. Dalla parte del tecnico la fiducia c’è. Magari gli manca solo di sbloccarsi facendo gol per tornare ad essere quella pedina importante nello scacchiere viola. Perché se anche i gol continuassero a non arrivare, il numero 72 può essere di aiuto, se non decisivo, con i suoi movimenti e suoi passaggi illuminanti. Tornando ad essere punto di riferimento per i compagni.
Tra poco più di una settimana si riparte con un’altra serie di partite, campionato ed Europa League, da giocare ogni tre giorni, la Fiorentina ha necessità di ritrovare la convinzione, la ‘cattiveria’ in campo e i suoi interpreti migliori. Tra questi, Ilicic riesca a riemergere dalla sufficienza e si carichi la squadra sulle spalle. Il gruppo ha bisogno di ottenere il massimo dai suoi uomini migliori.