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Alla ricerca della verità: stamani l’autopsia su Astori, poi il corpo tornerà a Firenze
La Procura della Repubblica di Udine ha fissato per stamani l’autopsia che stabilirà le cause della morte di Davide Astori e per disporre l’esame autoptico ha aperto un fascicolo d’inchiesta contro ignoti con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio. Il procuratore capo di Udine De Nicolo da domenica sta lavorando senza sosta su un caso «che, come uomo, mi sconcerta e mi turba visto che ho una figlia della sua età». Ieri il magistrato ha confermato l’apertura «di un procedimento penale allo stato attuale a carico di ignoti con l’ipotesi di omicidio colposo» perché «si tratta della scomparsa di un ragazzo giovane, di 31 anni, e faremo tutti gli accertamenti che si possono fare. È un nostro dovere stabilire se la morte di Astori è avvenuta per una tragica fatalità che nessuno al mondo poteva impedire o se qualcuno avrebbe dovuto percepire qualcosa in precedenza».
Nel primo caso, ovvero se saremo di fronte a una morte cardiaca improvvisa (non dà alcun tipo di sintomatologia), il fascicolo verrà archiviato; altrimenti nel registro degli indagati (vuoto allo stato attuale dei fatti) finiranno i nomi delle persone che avrebbero potuto evitare che questa tragedia accadesse. Gli accertamenti dei quali De Nicolo ha parlato sono di due tipi: prima di tutto sarà analizzata la documentazione sanitaria del calciatore che è stata acquisita dai carabinieri di Firenze nella sede della società dei Della Valle: è già stata scannerizzata e inviata via Pec a Udine. Sarà messa a disposizione dei medici che faranno l’autopsia e che, dopo un primo sintetico responso atteso in serata, avranno sessanta giorni di tempo per presentare la loro relazione più articolata e approfondita. L’obiettivo è escludere che gli specialisti che hanno analizzato il cuore dello sfortunato calciatore nel corso della sua carriera (l’ultima volta è successo mercoledì) non abbiano rilevato anomalie o altri problemi presenti.
Saranno inoltre svolti gli esami tossicologici per verificare se l’ex difensore avesse ingerito medicinali o altre sostanze capaci di provocare il decesso. «Al momento – ha continuato il magistrato della procura di Udine – si tratta di un’ipotesi astratta perché nella stanza non è stato trovato niente che ci permetta di collegare il decesso all’assunzione di sostanze o a cause non naturali. Per questo non c’è nessuna responsabilità da parte di singoli e nessuno deve rispondere di niente». De Nicolo ieri non aveva ancora analizzato né la relazione dell’ispezione esterna eseguita dal medico legale Moreschi né l’informativa dei carabinieri dopo gli interrogatori svolti nell’hotel-ritiro della Fiorentina domenica. Non è escluso che altri giocatori o tesserati viola vengano ascoltati a Firenze nei prossimi giorni, ma succederà solo se la morte di Astori non sarà considerata naturale.
Stasera, al più tardi domattina, la salma di Astori tornerà poi a Firenze.