L’entusiasmo a Firenze è di quelli che non si respiravano da tempo. La Fiorentina porta un campione in dote a Montella: comunque vada, Ribery è il profilo di giocatore che mancava da anni
Alla fine il grande colpo è in arrivo. Salvo clamorose sorprese – sempre giusto ricordarlo fin quando non c’è la firma sul contratto – Franck Ribery sarà un nuovo giocatore della Fiorentina.
Il francese in mattinata è atteso a Firenze, pronto per svolgere le visite mediche e firmare un contratto biennale da 4 milioni netti più bonus a stagione. Uno sforzo importante per la Fiorentina, che ha ormai sfondato tutti quelli che erano i parametri conosciuti, in virtù di una fervente volontà di crescita sempre manifestata dalla nuova proprietà a stelle e strisce.
Certo, i dubbi non mancano: lo stipendio offerto a Ribery è altissimo per gli standard della Fiorentina e il giocatore francese è indubbiamente nella fase calante della propria carriera. I più scettici si domandano se Ribery riuscirà ad essere ancora un giocatore determinante alla non più tenera età di 36 anni. Insomma, visto anche il club di appartenenza di Ribery prima dello svincolo (il Bayern), la paura è quella di ripetere il flop di Mario Gomez.
In realtà, l’ultima stagione in Baviera dimostra che Ribery è tutt’altro che un giocatore finito (NE PARLIAMO MEGLIO QUI). Inoltre, in una Serie A in cui molti over 30 sono ancora sulla cresta dell’onda, il classe 1983 può ancora dire la sua grazie alla sua innata tecnica e a doti fisiche ancora prestanti. Senza dimenticare il ruolo di guida che Ribery potrà ricoprire grazie alla sua esperienza internazionale. Il francese potrà trasferire la sua mentalità vincente ad un gruppo che resta giovane anche dopo la campagna acquisti fin qui condotta da Pradè.
L’entusiasmo a Firenze è alle stelle. I tifosi stanno letteralmente impazzendo nell’attesa di vedere Franck sbarcare sulle rive dell’Arno. E l’entusiasmo non si ferma alla sola Firenze e ai tifosi viola: dopo tempo immemore i media nazionali dopo anni collocano la Fiorentina in prima pagina per un’operazione di mercato, per merito del blasone dell’esterno francese che in carriera ha vinto tutto.
Per quanto scritto sopra, prevale l’ottimismo nel prevedere le gesta di Ribery in terra toscana. Anche se il francese dovesse rendere al di sotto delle aspettative, però, c’è un aspetto che deve far riflettere. Che abbia successo o meno, Ribery è il profilo di giocatore che mancava a Firenze da anni. La Fiorentina torna a far parlare di sé al di fuori dei confini nazionali, torna ad accaparrarsi veri campioni.
Campioni che, oltretutto, aiutano a far crescere il fatturato della società. Perché è dura vendere magliette della Fiorentina quando sopra il numero trovi scritto Edimilson, Gerson o Eysseric. Non è una considerazione molto poetica, ma nel calcio del 2019, come affermato più volte da Commisso e Barone, occorre far crescere il fatturato per salire di livello. È l’unica strada percorribile. La Fiorentina ci sta provando, portando a Firenze un pluricampione conosciuto in tutto il mondo come Ribery. Un pluricampione che non porta solo più magliette vendute, ma anche un maggiore appeal, oltre alle innate doti sul rettangolo verde (che restano il fattore più importante). Le intenzioni che sta dietro al nome, insomma, sono di quelle che fanno ben sperare.
Di
Marco Zanini