La Fiorentina affonda al Bentegodi, anche a causa dell’ottima prova dell’argentino: altro che in ritardo, è già pronto per la Serie A
Arrivato il 1° gennaio a Firenze, mandato a Verona un mese dopo. Altro che in ritardo di condizione o inesperto per la Serie A, Nicolas Valentini è già un punto fermo dell’Hellas. Contro la Fiorentina, alla fine, il miglior viola in campo è proprio lui, l’argentino ex Boca che già si era preso gli applausi nel match dei gialloblù contro il Milan.
Pressing costante su Zaniolo e gli altri, 4 palloni recuperati, 6 contrasti vinti, 3 passaggi intercettati: per Whoscored, sito specializzato in statistiche, è Valentini il vero MVP di Verona-Fiorentina.
Ottimi voti poi su tutti i quotidiani. Voto 7 sul Corriere dello Sport: “Preciso, puntuale, bene inserito nel contesto che lo circonda per crescere. Intanto, con un’altra partita di spessore”.
Voto 7 anche per Tuttosport: “Vero e proprio leader difensivo. Prestazione impeccabile contro la squadra che ne detiene il cartellino”.
Voto 6,5 sulla Gazzetta: “Tanti duelli, tanta fisicità”. E il paradosso è la prova da contraltare di Pablo Marì, preso al suo posto a gennaio e autore di un esordio complicato con quella scivolata che ha aperto la strada al gol partita di Bernede.
Di
Marco Pecorini