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ALL. CON BUNDU: “Per ora non appendo i guantoni. E voglio una nuova chance Mondiale”

Scendendo le scale del Mandela Forum, si sentono delle urla. Più giù si scende, più alte sono le grida di fatica. E poi, entrando nella palestra dell’Accademia Pugilistica Fiorentina, tra un sacco e l’altro c’è lui, sudato, impegnato, in forma smagliante: Leonard Bundu. Abbiamo subito scoperto che la voce è la sua. La fatica anche.

Si sta allenando, come fa tutti i giorni per arrivare al top della condizione in vista del suo prossimo incontro, in programma il 22 aprile, proprio al Mandela Forum. In poche parole, a casa sua. A guardarlo, osservarlo, scrutarlo mentre colpisce il sacco con impeto e con la voglia di arrivare pronto più che mai all’incontro contro Gianluca Branco, c’è il suo Maestro, Alessandro Boncinelli. Sotto il suo sguardo, il quarantunenne Bundu si allena. E lo fa in coppia con Giorgio Donatti, un ragazzino di 16 anni che ha iniziato a frequentare la palestra dal mese di settembre scorso e che, solo all’idea di vedere da vicino il suo idolo si è emozionato, figuriamoci a fare il sacco insieme a lui… «Per favore, se vi dò il mio indirizzo mail, potete mandarmi qualche foto?», ci ha detto il giovane Giorgio, avvicinandoci tra un ripresa e l’altra.  

Bundu 7

Ecco, Leonard Bundu è anche questo. Non è solo il campione fiorentino che ha raggiunto traguardi importantissimi, come quello di diventare campione d’Europa dei pesi welter EBU oppure arrivare a giocarsi il titolo mondiale ad interim WBA a Las Vegas contro Kheit Thurman. No, Leo è anche un punto di riferimento. Un pugile che molti ragazzini prendono ad esempio. Un vero e proprio idolo da provare ad imitare. Non sarà facile, perché la forza del pugile afro-fiorentino è ormai consolidata, indiscussa, quasi inimitabile. Ma già il fatto che all’APF ci siano ragazzini che sognano di diventare come Bundu è motivo di orgoglio: «Mamma mia, c’ha un fiato che non finisce più – il commento di Leonard sul suo giovane compagno di allenamento –. Cioè, io mi sentivo morire e lui, invece, niente… Tra l’altro anche io avevo la sua età quando ho iniziato, speriamo che questa cosa gli porti bene. Io il suo idolo? Mi fa piacere. Fa onore». E sull’età: «Eh, un po’ gliela invidio, ma solo per un dato anagrafico, perché alla fine mi sento bene. Anzi, a quell’età lì ero un po’scapestrato e combinavo qualche “casino”, quindi…». Bundu oggi è un uomo, oltre che un campione. Tanto che Boncinelli ci ha svelato che Leonard è come il vino: più invecchia, più diventa buono: «Beh, se lo dice il Bonci… – afferma il campione fiorentino – diciamo che in parte è vero. Mi sento bene, sempre in forma. Però sono sincero, l’età la sento. Soprattutto la mattina quando mi alzo che mi sento tutto rotto – ride –. Insomma, ci metto più tempo di prima ad ingranare, però mi difendo bene via… Quando sono sul ring, i riflessi ce l’ho ancora buoni».    

Bundu 1

Non a caso è pronto per combattere. E allora tra un allenamento e l’altro, si torna a parlare del suo prossimo incontro che lo vedrà salire sul ring al Mandela Forum contro il campione d’Europa in carica Gianluca Branco, uno esperto e scaltro, cha ha un palmarès importante (53 incontri, 49 vittorie, 3 sconfitte, 1 pareggio), ma che Leonard vuole assolutamente battere: «Ormai ci siamo quasi – dice – faccio quest’ultima settimana un po’ più intensa, poi la prossima lavorerò un po’ in scioltezza facendo un po’ di vuoto e cose varie. Poi arriverà l’ora X. Cos’ha questo match di diverso dagli altri? È il mio ritorno in Italia, a Firenze per l’appunto, dopo che proprio qui avevo già conquistato il titolo Europeo nel 2011 (contro un altro italiano, Daniele Petrucci). Quindi da qui e da questo titolo voglio ripartire. Dopo la cintura vinta nel 2011, avevo fatto diverse difese (vinte) ed ero arrivato talmente in alto da volare in America. Un periodo in crescendo fino a ricalare un po’ giù, avendo perso il Mondiale. Quindi, questo match contro Branco è un modo per riscattarmi e per ritornare in alto, per rilanciarmi nelle classifiche. Insomma, tornare a combattere a Firenze per il titolo Europeo è una doppia emozione e l’obiettivo è tornare in America, avere una nuova chance Mondiale. Se sono pronto a fare un fioretto pur di raggiungere questo traguardo? Non c’ho pensato… diciamo quello di continuare a fare il bravo pugile, il bravo professionista come del resto ho sempre fatto». Quindi non è un fioretto: «Eh, no…».

Bundu 6Poi dal sacco, Bundu si sposta allo specchio, dove noi di LaViola.it lo seguiamo: «Lo specchio – ci spiega – serve per guardare come ti muovi, come porti i colpi, come stai in postazione. Non ci si guarda perché ci si piace – ride ancora –. Certo, le prime volte che mi allenavo allo specchio mi sentivo un po’ imbranato, ora vedo sempre qualche difetto, però dopo vent’anni di carriera tutto è cambiato».

Si torna sull’avversario, Branco: «Ha 45 anni e, secondo me, è nella sua fase calante della sua carriera. Però quando si sale sul ring non si può mai sottovalutare nessuno. Diciamo che secondo me il miglior Branco s’è già visto, poi la boxe è strana… anche io con l’età avanzo (anche se questa volta sarò io il più giovane sul ring ed è la prima volta che mi capita), ma io cercherò di mettercela tutta per batterlo». E dopo questo match? «Staccherò un po’, andrò a fare un viaggio con la mia famiglia, mia moglie Giuliana e i miei figli». Ma obiettivo-Mondiale a parte, Bundu cosa vuol fare da grande? «Il pugile. Per ora mi sento giovane e ancora in grado di combattere a livello europeo ed internazionale. Quindi, nonostante sia chiaro che mi faccia un po’ di fatica rinunciare al mangiare, andare a correre la mattina, venire qua a sudare e allenarmi dopo venti e passa anni che faccio questa vita, non ho ancora nessuna intenzione di appendere i guantoni al chiodo. Voglio cercare di rimanere in cima. Del resto ci sono pugili che hanno combattuto fino a 45, 46 o addirittura 49, come lo statunitense Bernard Hopkins che proprio alla soglia dei 50 anni si è confermato Campione del Mondo WBA dei mediomassimi. Si sta parlando di fuoriclasse, ovviamente. Però, dai, sono ancora giovane…».  

Bundu 3

Insomma, Firenze si appresta a vivere un’altra notte di grande boxe, grazie ad una riunione di pugilato che, oltre al titolo di Campione d’Europa dei welter EBU in palio tra Bundu e Branco, vedrà un sottoclou ricco di boxeur di spessore, tra cui: Fabio Turchi (che combatterà contro Igor Pylypenko), Orlando Fiordigiglio (sul ring contro Francesco Di Fiore), Angelo Ardito (che affronterà Alessandro Balestri) e Mohammed Obbadi (che combatterà contro Mishiko Shubitidze). Firenze non può mancare. E siamo certi che non mancherà.

 

Autore: Michela Lanza – Redazione LaViola.it
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