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Albiol: “Spagna e Italia, è’ una guerra lottiamo uniti. Piango davanti alla tv. E riflettiamo”

L’ex difensore del Napoli: “Si piange, ascoltando le esperienze della gente che non conosci e guardando le immagini trasmesse dalla Spagna, dall’Italia”

Parla così il difensore spagnolo ex Napoli, ora al Villarreal, Raul Albiol al Corriere Dello Sport:

CAOS SPAGNA.  “E’ incredibile quello che sta capitando, una cosa nuova per tutti. Un colpo durissimo: si vive male, con enorme tristezza e lontani dai familiari e dalle persone care. E si contano i morti, si combatte con la paura. Si piange, ascoltando le esperienze della gente che non conosci e guardando le immagini trasmesse dalla Spagna, dall’Italia, dalla Cina. Tutto il mondo è unito nella sofferenza. E la sofferenza fa male”.

ITALIA – SPAGNA. “Tante persone sono contagiate e tante sono morte. E stanno morendo. Voi siete due settimane avanti, ma ora anche qui le terapie intensive sono in sofferenza e negli ospedali mancano attrezzature, respiratori e mascherine. Attendiamo aiuti proprio come voi. Siamo chiusi in casa, speriamo al sicuro, al contrario dei medici, degli infermieri e del personale sanitario che lavora senza sosta e combatte ogni giorno per aiutare tutti noi. Per recuperare i malati, per alleviare le sofferenze di chi sta male o addirittura malissimo. Dobbiamo aiutarli e sostenerli in ogni modo possibile. Bisogna restare uniti e, ripeto, soprattutto aspettare in casa che finisca questa specie di guerra biologica: è l’unico modo per dare una mano a loro e anche alle persone più anziane e maggiormente esposte ai rischi. Personalmente non vedo i miei genitori da un mese, ma stanno bene e mi basta questo. Nel frattempo riflettiamo e proviamo a imparare da questa esperienza: quando tutto sarà finito potremmo essere migliori. Più semplici, più onesti, più uniti, più generosi. Più uomini”.  

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