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AIA, Zappi: “Il cross di Bastoni è evidente fosse fuori. Cambiare protocollo Var? Spetta all’IFAB”

Inter-Fiorentina pallone fuori

Le dichiarazioni del presidente dell’associazione italiana arbitri

Presente  al Centro Tecnico di Coverciano, il presidente dell’AIA Antonio Zappi ha parlato in conferenza stampa per commentare le ultime vicende relative al mondo arbitrale: “Prima di dire che un arbitro ha sbagliato per un’informazione sbagliata, ci si deve informare meglio sulle regole. Prima di parlare con la stampa, a volte, si potrebbe fare una chiamata per confrontarsi meglio e più serenamente. Il riferimento è ad Atalanta-Torino, quando venne detto che si arbitrava da lontano…Cerchiamo di stemperare i toni e rientrare nella comprensione, perché siamo tutti qui per lavorare al meglio”.

INTER-FIORENTINA. “Tutti stanno cercando di capire qualcosa in più sugli episodi di domenica… Da parte mia non ci sarà mai una difesa dell’errore oltrei limiti della logica, sarebbe controproducente. Io parlo di credibilità, della nostra funzione e del nostro  ruolo. Il cross di Bastoni è evidente fosse fuori. Poi ragioniamo sul perché accade. La posizione di La Penna era ottimale, ma c’era una prospettiva di visuale coperta. I due giocatori coinvolti coprono la visuale. L’arbitro doveva vederlo, ma non era nella possibilità di farlo. L’assistente numero 2, dall’altra parte, se si fosse trovato completamente allineato con i pali avrebbe visto il pallone fuori… Il VAR non è intervenuto, ma qui si entra nel campo del protocollo. Non si può accusare il nostro mondo per aver rispettato il protocollo IFAB. Secondo me va aggiornato questo protocollo, lo dico da sempre. Ma è una cosa che non compete all’AIA. Noi siamo aperti ad una proposta di sperimentazione della regola 12, riguardante le condotte ostruzionistiche dei portieri. Chi chiede innovazione con noi sfonda porte aperte, ma non chiederò mai a nessuno di violare il protocollo, le regole sono sacre. Questo deve essere accettato”.

INTERVISTE POST PARTITA. “E’ il momento di aprirci al futuro. Il calcio potrà un giorno, spero, consentire l’ascolto degli audio e la spiegazione in diretta. Ma qui è un problema di cultura sportiva. Nel rugby e in Carabao Cup in Inghilterra questa cosa esiste già. Immaginate cosa succederebbe se avessimo trasmesso le spiegazioni allo stadio cosa sarebbe successo… Io comunque sono convinto che si possa andare in questa direzione, ma non finché ogni volta che ci sarà una decisione controversa questi ragazzi della squadra arbitrale verranno messi alla gogna”.

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