Agenti sempre più ricchi, club sempre più in affanno. Il calcio dei parametri zero deve svoltare. In nome della libertà dei lavoratori, si aiuta solo il 5 per cento dei big milionari impoverendo quelli “normali”.
Analizza così l’aumento sempre maggiore dei casi di calciatori che arrivano a parametro zero, in Serie A, la Gazzetta Dello Sport. Il calcio, non solo a causa della Pandemia, continua a veder crescere i propri debiti. La soluzione passa dalla regolamentazione seria della questione contrattuale. Donnarumma è stato il caso più spiacevole ed eclatante, ma il rinnovo mancato dell’ultimo anno, da Kessie a Vlahovic, è ormai un’arma efficacissima che aumenta il potere degli agenti sui club.
Dopo la sacrosanta abolizione del vincolo nell’81, e lo shock Bosman a metà Anni 90, i club rischiano di ritrovarsi in mano niente alla vigilia della scadenza dei contratti. A quel punto soltanto gli sceicchi che aprono il rubinetto del petrolio, e non temono i deficit, potranno permettersi una proprietà. Se questo è il calcio che vogliamo, prego, è fatta. Ma se lassù qualcuno ama questo sport, sarà il caso di studiare misure serie per il controllo dei costi d’intermediazione e per la stabilità degli accordi. Oggi, in nome della libertà dei lavoratori, si aiuta solo il 5 per cento dei big milionari impoverendo quelli “normali”. Fifa, Uefa, federazioni, leghe, club: ne parliamo?, conclude la rosea.
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Redazione LaViola.it