Intervista al procuratore dei due giovani giocatori bulgari di proprietà della Fiorentina
Tra i giovani di proprietà della Fiorentina che si stanno mettendo in mostra in questa stagione c’è anche Petko Hristov. Il centrale bulgaro in forza al Bisceglie è alla sua seconda esperienza in Serie C, dopo quella dello scorso anno alla Ternana. Il classe 1999 è autore sin qui di una stagione con 22 presenze, che gli sono valse anche la recente convocazione in nazionale maggiore. Per commentare il suo presente, LaViola.it ha contattato il suo agente Plamen Peychev, che cura gli interessi anche di Dimo Krastev, centrocampista classe 2003 prelevato dai viola a gennaio 2019:
Come procede l’esperienza di Hristov al Bisceglie?
“Hristov al Bisceglie sta facendo bene sin dal primo giorno da quando è arrivato. Purtroppo la squadra nonostante i tre cambi di allenatore non sta andando bene. Era stato ben voluto inizialmente da Vanoli, ma è stato un punto di riferimento anche per gli altri due. Il Bisceglie è ideale per lui perché comunque è costantemente sottopressione. Qualche settimana fa ha ricevuto la sua prima convocazione in Nazionale, ma siccome si trattava di un’amichevole non prevista dal calendario Fifa, il Bisceglie ha fatto un’opposizione forte perché si giocava una partita importante. Nonostante le sollecitazioni della federazione bulgara, il club è rimasto fermo sulla propria posizione. A gennaio un club sloveno e uno polacco avevano presentato due offerte alla Fiorentina per Hristov, ma il presidente del Bisceglie non ne ha voluto sapere di interrompere il prestito”.
Come sta vivendo questa situazione?
“L’ho sentito ieri sera e si trova in un appartamento con altri due compagni con cui sta continuando ad allenarsi. Sono attrezzati per allenarsi a casa e lo stanno facendo in modo professionale. Io mi trovo in Bulgaria e ieri hanno dato l’allerta anche qui come in Italia. L’Italia è stata un esempio di come bisogna comportarsi e la Bulgaria sta prendendo anche le dovute precauzioni. Stiamo a casa e ci sono le farmacie aperte”.
Il futuro di Hristov?
“Ha il contratto con la Fiorentina fino a giugno 2022. I dirigenti viola lo hanno seguito diverse volte anche con la maglia della nazionale U21, per esempio contro la Polonia e la Serbia. Contro Vlahovic non gli ha fatto toccare un pallone, tanto che il serbo è stato costretto ad uscire al 69′. In U21 gioca con il suo fratello gemello in difesa e insieme formano la coppia di difensori che ha subito meno gol nel girone di qualificazione al prossimo Europeo. I dirigenti viola lo conoscevano poco, ma si sono accorti del suo potenziale: ha sicuramente bisogno di crescere e maturare, però può essere tenuto in considerazione per il futuro. Ricordiamoci che nel primo anno alla Fiorentina, dopo una settimana, Stefano Pioli lo ha voluto sempre aggregato alla Prima Squadra. La scorsa stagione ha avuto qualche difficoltà a causa di un infortunio all’adduttore che lo ha tenuto fuori nella seconda parte di stagione, mentre nella prima parte aveva trovato spazio con De Canio in panchina”.
Alla Fiorentina c’è anche Dimo Krastev, come procede il suo ambientamento in Italia?
“Il ragazzo si è adattato molto bene e devo dire che ci ha sorpreso molto. Si è trovato molto bene con la squadra U16 lo scorso anno e quest’anno ha giocato sia con l’U17 che con l’U18 di Aquilani. È stato visto in maniera positiva anche dai nuovi dirigenti, sia a livello calcistico che dal lato caratteriale. La Fiorentina lo aveva strappato alla concorrenza di alcuni club inglesi e di due club italiani che lo stavano seguendo. Attualmente è rientrato in Bulgaria il 6 e si sta allenando qui da solo, perché deve osservare un periodo di quarantena, ma sta benissimo. Era reduce da una doppia amichevole con la nazionale U17 e dopo essere rientrato a Firenze è tornato qui perché la Fiorentina ci ha comunicato che si stava fermando tutto”.
Di
Mattia Zupo