Le dichiarazioni in esclusiva dell’agente del terzino brasiliano dopo l’episodio di razzismo avvenuto al Tardini e sulle buone prestazioni del suo assistito in maglia viola
Nell’ultima partita pareggiata contro l’Atalanta, il terzino della Fiorentina, Dalbert, è stato vittima di alcune offese razziste da parte di alcuni tifosi orobici. Il brasiliano si è lamentato dell’episodio con l’arbitro e per qualche istante è stata interrotta la partita al Tardini. Per commentare questo episodio spiacevole, ma anche il buon impatto in maglia viola dell’ex Inter e Nizza, LaViola.it ha contattato Everson Pererira Da Silva, agente membro dell’entourage del classe 1993. Queste le sue parole:
Come commenta l’episodio di razzismo nei confronti di Dalbert nella partita contro l’Atalanta?
“Io penso che né noi né Dalbert siamo quelli che abbiamo la soluzione a questo problema. Quei tifosi, così come altre persone non la pensano nello stesso modo, ma noi non vogliamo spendere le nostre energie su questo tema. La Federazione Italiana è l’entità che si deve occupare di queste cose e deve prendere delle decisioni. Insieme alla Federazione, anche i dirigenti dei club devono affrontare questo problema. Un tema molto triste perché non è né la prima volta che accade né la seconda, però la vita continua e il campionato italiano non credo che si fermi per questo. Se si dovesse fare una pausa sorgerebbero delle problematiche per i club e non credo comunque che questa sarebbe la soluzione per cambiare le cose. Dalbert ora deve rimanere concentrato in modo che la Fiorentina possa fare un ottimo campionato. Credo che la cosa più importante sia riflettere in Italia su questo problema. Se i giocatori dovranno fare qualcosa, credo che lo faranno, ma penso che la questione sia molto più grave. È un tema che devono affrontare le persone che hanno responsabilità nel calcio italiano, non i giocatori o i loro procuratori”.
Ha sentito Dalbert in questi giorni?
“Si, come sempre parlo molto con lui. È molto concentrato e l’unica cosa che vuole è fare un ottimo campionato con la maglia della Fiorentina, per lui e per il club. Riguardo al razzismo, se una persona non è preparata, allora può soffrire ma non credo sia il caso di Dalbert. È rimasto un po’ sorpreso per quello che è successo con i tifosi, ma ha continuato a giocare e ha fatto vedere che era concentrato solo sulla partita. Anche per questo motivo ha fatto una grande prestazione: ha saputo reagire”.
Come commenta la buone prestazioni di Dalbert in maglia viola?
“Credo che questa estate fosse il momento giusto per cambiare squadra. Il progetto della Fiorentina ci è sembrato il più interessante e Dalbert nelle tre partite che ha giocato ha fatto bene. Credo che la Fiorentina sia contenta delle sue prestazioni, come lo siamo noi. Siamo sicuri però che potrà migliorare ancora perché ha avuto poco tempo a disposizione per conoscere i suoi compagni”.
Cosa è mancato a Dalbert nella sua esperienza a Milano che invece ha trovato qui a Firenze?
“Si può parlare di fiducia, ma anche di società, strutture e obiettivi completamente diversi. Credo che quest’anno la Fiorentina voglia abbia l’obiettivo principale di non ripetere lo scorso campionato e per questo credo che gli obiettivi dei due club in questione siano molto diversi. All’Inter ha avvertito le pressioni”.
Obiettivi diversi, che però nei prossimi anni potrebbero essere simili…
“Per questo credo che il progetto sia interessante per entrambe parti. Il giocatore e il club vogliono crescere e migliorare i propri obiettivi. Entrambi arrivano da stagioni poco fortunate, ma vogliono fare bene nel presente e in futuro”.
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Di
Mattia Zupo