La situazione dell’aeroporto è un’altra mannaia sullo stadio alla Mercafir. Nuovi vincoli, costi e tempi. Rocco ora guarda a Campi Bisenzio
Ieri, sul progetto fiorentino di Mercafir, scrive il Corriere Dello Sport, è calata la mannaia di una nuova sentenza: quella del Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso di Toscana Aeroporti contro la decisione del Tar di bloccare l’ampliamento dello scalo fiorentino. Tutto è di nuovo in alto mare perché sono attesi ricorsi e i tempi si allungheranno. Ma al destino dell’aeroporto è legato anche quello dello stadio della Fiorentina: nel progetto Mercafir dovrebbero essere osservati vincoli legati alla traiettoria di decollo e atterraggio degli aerei diretti a Peretola.
NUOVI VINCOLI, COSTI, E TEMPI. In base ai parametri stabiliti per legge e fissati dall’Enac, l’Ente nazionale dell’Aviazione civile, lo stadio non può superare, in altezza, i 40 metri. Per costruire un impianto da 42 mila spettatori, sarebbe necessario scavare per guadagnare in spazio. Ma questo tipo di intervento, oltre ad aprire all’incognita su cosa potrebbe esserci sotto la superficie – nel caso della scoperta di un sito di importanza archeologica, tutto si bloccherebbe – farebbe da moltiplicatore di costi, facendo lievitare l’intervento di Commisso a ben oltre i 50 milioni di euro.
CAMPI. E senza la certezza dei tempi. Per questo Commisso è tornato a guardare a Campi come possibile soluzione per costruire il nuovo stadio viola. Ieri a tarda sera dalla Fiorentina è arrivata un’apertura alla nuova ipotesi. “Se verranno fornite le garanzie – hanno detto – Campi diventerà una possibilità serissima”.
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Redazione LaViola.it