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Adli tra passato e voglia di Viola: sfida il ‘suo’ Milan dopo le conferme europee

Fonseca lo ha escluso in estate dal progetto Milan, lui vuole dimostrare di essere all’altezza. Palladino punta sulla sua qualità in mezzo

«Io non ti lascerò, sempre con te sarò». Lo cantava Yacine Adli, nell’ottobre 2023. Parole e musica che provenivano dalla voce della Curva Sud di Milano e che lo legavano ‘per sempre’ alla tifoseria rossonera. Il per sempre esiste però da poche parti. Di sicuro non ha cittadinanza nel mondo del calcio e lo ha capito quest’estate Adli, messo alla porta dalla sua squadra del cuore. A un anno di distanza da quel video che lo fece diventare l’idolo del suo popolo, il franco-algerino dovrà incrociare i tacchetti col ‘suo’ Milan. Lo farà, con ogni probabilità, giocando, per la seconda volta nel giro di una manciata di giorni, da titolare, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.

Raffaele Palladino sembra essersi convinto che un progresso – a livello di gioco – della sua ‘creatura’ non possa che passare dall’inserimento di fosforo in mediana. E giovedì ha fatto capire quanto fosse importante Adli per una squadra alla disperata ricerca di un nuovo play. Anche nella serata di coppa, persino nella prima frazione di gioco in cui lo stesso Adli era stato fagocitato dalla pochezza dei viola, il “pittore” di Vitry-sur-Seine aveva illuminato a sprazzi la manovra dei suoi, alla sua maniera, andatura dinoccolata e testa alta.

NON SOLO GOL. Oltre al gol che ha sbloccato l’incontro, il primo in maglia viola (nonché il primo in una competizione europea), un paio di pennellate che poco c’entravano col contesto della Conference: come quella che ha lanciato sul binario destro Dodo, a scoperchiare la linea difensiva gallese e a originare una gigantesca palla-gol cestinata da Kean con un’errore da fantascienza. La verticalità che garantisce Adli potrà essere utile anche contro un avversario, come il Milan di Fonseca – è stato lui a comunicargli che non sarebbe stato parte del suo progetto -, che difende alto e con una linea spesso poco allineata. Sfida non banale per Adli, che in cuor suo, l’ha fatto capire quando ha potuto, si sente ancora del Milan e “da” Milan. Ma lo dovrà cominciare a dimostrare nel primo incrocio contro il suo cuore.

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