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Adli e quel pressing asfissiante di Palladino e Pradè in estate: è già un leader

Anche Pioli gli ha consigliato Firenze. Ora Palladino non può più fare a meno dell’ex Milan: non solo gol, anche tanta qualità e cervello in mezzo

Pensandoci, non può e non poteva che essere un matrimonio fortunato. Del resto quando si parla di bellezza pochi posti al mondo possono competere con Firenze e nessun altro giocatore, forse, può dire di aver la stessa cultura del bello (appunto) di Yacine Adli, scrive il Corriere Fiorentino.

LEADER. Uno cresciuto circondato dall’amore per l’arte tanto che suo padre lo iscrisse a una scuola di musica dove, per quattro anni, il giovane Yacine si dedicò al violino. Una passione che non l’ha più abbandonato, così come quella per il pianoforte. Strumenti per i quali servono classe e delicatezza, tatto e sensibilità. La stessa che Adli ha sempre messo sul campo. E chissà. Magari è anche per quello che il pubblico rossonero della Scala del Calcio, nonostante la tanta panchina, l’ha sempre apprezzato. Ha giocato poco, al Milan, ma ha lasciato un ricordo fortissimo. Un legame che, pian piano, Adli sta cercando di stringere anche con Firenze, i fiorentini e i suoi nuovi «fratelli» all’interno dello spogliatoio. Oggi chi frequenta il Viola Park racconta che Yacine sia già uno dei leader del gruppo sia dentro sia fuori dal campo.

INDISPENSABILE. Due sigilli preziosissimi, con i quali ha forse definitivamente dimostrato come questa Fiorentina non possa fare a meno di lui. E non solo per i gol. Anzi. Quelli sono un (graditissimo) optional. Quello che conta è tutto il resto: la visione di gioco, il farsi dare sempre il pallone e, più di ogni altra cosa, la capacità di giocarlo in verticale come nessun altro tra i centrocampisti a disposizione di Palladino.

PRESSING. Tutte qualità che il mister e i dirigenti conoscevano bene tanto da averlo letteralmente «stalkerato». Sia il tecnico sia Pradè infatti quest’estate hanno messo in atto un pressing asfissiante, fatto di telefonate praticamente quotidiane pur di convincerlo a trasferirsi a Firenze. Un atteggiamento che ha fatto breccia nel cuore di Yacine, così come molto importanti sono state le parole di Pioli che, quando il francese l’ha chiamato per sapere qualcosa in più sulla città e sulla tifoseria, ha speso parole al miele.

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