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Adli, da pupillo di Sousa e Maldini alla nuova vita in viola. E Pradè prepara il riscatto

Kean e Adli - Fiorentina

Il nazionale franco-algerino è sempre più al centro dello scacchiere viola: dopo anni a girovagare per l’Europa sembra aver trovato la sua dimensione a Firenze

Come riferisce La Nazione, Adli era stato scelto al Milan direttamente da Paolo Maldini, il quale vedeva in lui qualcosa di diverso rispetto agli altri giocatori. Poi tutto è cambiato. Maldini lascia il club del suo cuore e lui, Yacine Adli, dopo l’esperienza al Bordeaux e il ritorno al Milan ha risposto alla chiamata della Fiorentina, essendosi ormai ritrovato ai margini, ma lasciandosi senza rancore.

PASSATO AL MILAN. Torniamo all’inizio. Non in tanti possono affermare di avere sulla propria testa un timbro così nitido, messo con forza da un monumento del calcio mondiale come Maldini. Forse un altro, Charles De Ketelaere, che con Adli ha qualcosa in comune: non essere stato apprezzato e non confermato a Milanello. Entrambi, appunto, erano stati scelti dall’ex bandiera rossonera. De Ketelaere ha fatto capire il suo vero valore a Bergamo, con l’Atalanta. Yacine qui a Firenze ha trovato fiducia, l’ambiente ideale per sviluppare le qualità che Paulo Sousa, che lo ha allenato in Francia, paragonò perfino a Zidane.

PRESENTE ALLA FIORENTINA. I viola sperano che il paragone non sia così esagerato, ma intanto hanno già messo in agenda la data del riscatto: diritto fissato a 11 milioni (più 2 milioni di prestito già pagati) a suggellare l’importanza del calciatore franco-algerino nella visione di gioco di Palladino. Veloce di pensiero e destro educato (anche al tiro), come nell’occasione del lancio per Sottil che ha innescato il 2-0 di Como.

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