Rassegna Stampa

Adesso quale sarà la strategia di Corvino?

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Mancava giusto l’ultimatum di Gonzalo Rodriguez. Il dicembre di Pantaleo Corvino si preannuncia faticoso, più impegnato ad ascoltare le aspirazioni del proprio spogliatoio che a cercare di soddisfare le esigenze tecniche della squadra. Prima Sousa che di fatto ha derubricato il club viola a tappa di passaggio per chi ha grandi ambizioni, poi il capitano che, per restare qui, chiede si tenga conto «degli sforzi fatti per questa squadra», come se non fossero già stati ampiamente ripagati oltre che dalla fascia al braccio anche dal milione e duecento mila euro che gli viene corrisposto.

Due casi che, se anche non sono collegati direttamente, appaiono figli della stessa matrice, come se giocare nella Fiorentina e a Firenze non fosse, di colpo, più così gratificante. Un virus pericoloso, quello che si sta diffondendo nello spogliatoio. Che Corvino e la proprietà farebbero bene a non sottovalutare. A meno che, invece, anche il club viola abbia una sua strategia.

Perché nelle stanze del Franchi si sta diffondendo, forte, l’idea che il mercato della prossima estate dovrà portare a una vera rivoluzione, sia in panchina che in campo. Solo così, la Fiorentina, potrebbe permettersi (e spiegare) l’addio di Gonzalo. Anche perché c’è il rischio che un sostituto all’altezza costi molto di più del milione e duecento mila euro destinati al capitano.

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