NON per allontanare la delusione, sarebbe molto meglio, ma forse è meglio cominciare da lontano, proviamo così. Onore a quei ragazzi, di tutt’e due le parti nella sfida secca, senza appello, tra il Napoli e la Fiorentina ieri sera a Fuorigrotta. Ragazzi, appunto, detto così, per esaltare il loro entusiasmo. Eccoli in gruppo, senza romanzi, novelline e nemmeno filastrocche. Titolari e scorte.C’è Insigne, un po’ meno ragazzo, nato in Campania classe ‘91, ci sono Chiesa, nato in Liguria, classe ’97, Berbardeschi, zona Apuane, classe ’94, Sebastian Cristoforo, classe ’93, Amadou Diawara. Guinea, classe ’97. Da non tralasciare Tonelli, per il quale basta ascoltare Kurt Hamrin e la Settignanese.
PRIMO TEMPO con qualche tentativo da gol da una parte e dall’altra. Per i viola ci ha provato Astori di testa. In cerca del gol, due colpi di Insigne su calcio piazzato e anche buone risposte di Tatarusanu e a sua volta dello spagnolo Reina. Meglio il Napoli a centrocampo. viola con tre ammoniti. A parte questo, da non ignorare un appello su uno striscione per chi ha subìto il terremoto e la neve. Il gol, il gol. Tutti in cerca di quello. . E’ stato Callejon, spagnolo di Madrid, a «rompere l’incantesimo». Addio coppa Italia, di brutto.
Di
Redazione LaViola.it