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Addio a Zarate. L’imprevedibile argentino ha comunque lasciato il segno

Esattamente un anno dopo il suo arrivo, Mauro Zarate lascia la Fiorentina per ritornare in Inghilterra, questa volta destinazione Watford. A Firenze 365 giorni non sono bastati a far sbocciare a pieno l’amore verso l’argentino, nonostante il suo contributo alla squadra ed il suo stile di gioco siano stati comunque apprezzati sulle rive dell’Arno. L’impressione è che Zarate potesse ancora dare qualcosa alla Fiorentina, ma Paulo Sousa non si è mai innamorato del tutto del talento ex Lazio.

A Mauro va riconosciuta l’incredibile qualità di spaccare le partite con la sua imprevedibilità, spesso subentrando nel secondo tempo. Il primo assaggio ce lo diede alla sua terza presenza con la maglia viola; cioè quando, entrato a dieci minuti dal termine del match casalingo con il Carpi, regalò i tre punti alla Fiorentina con una conclusione strepitosa:

Dopo questa rete ne arrivarono altre due, insieme a due assist. E la sensazione che Zarate avrebbe potuto aiutare a migliorare la piattezza dell’attacco gigliato. La seconda stagione dell’argentino con la maglia della Fiorentina è tuttavia iniziata nel peggiore dei modi, con la malattia che ha colpito Natalie, moglie di Mauro, e lo ha costretto a rientrare in Argentina. Una volta rientrati i problemi familiari, però, Sousa ha deciso di non utilizzare Zarate praticamente mai, probabilmente giudicandolo non abbastanza libero mentalmente per focalizzarsi a pieno sul campo di calcio. Fino alla gara casalinga con il Palermo, quella in cui Zarate ha ancora dimostrato quanto possa essere decisivo servendo l’assist per il gol-vittoria di Babacar. Dopo quell’episodio sembrava che il tecnico portoghese avesse ritrovato fiducia in Maurito, data la maggiore frequenza con la quale veniva schierato. Invece, è arrivata la cessione a gennaio.

Zarate chiude la sua esperienza in viola con 24 presenze, condite da 7 gol e 3 assist. Alla Fiorentina mancherà senza dubbio il ruolo di giocatore che entra nel secondo tempo delle partite in bilico per creare imprevedibilità e dare un volto diverso al match. Ruolo che probabilmente lo stesso Zarate non apprezzava fin troppo, desiderando legittimamente di trovare più spazio. L’augurio è che al Watford possa collezionare maggiori minuti di quelli ottenuti con la Fiorentina. A Firenze resterà il ricordo di un giocatore genio e sregolatezza, che ha regalato perle come questa agli occhi dei tifosi viola:

https://www.youtube.com/watch?v=SQMgzp5zOCA

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