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Addio a Papa Francesco, il pontefice che amava il calcio. Gravina: “Esempio straordinario”
La FIGC piange la scomparsa del Santo Padre, ricordandone la profonda umanità e la passione per il calcio, simbolo di speranza e riscatto sociale
“Anche con una palla di stracci si fanno miracoli“. Con queste parole, Papa Francesco – nato in Argentina il 17 dicembre 1936 come Jorge Mario Bergoglio – raccontava la sua passione per il calcio, durante un’udienza privata con la Nazionale italiana nel 2019. La sua celebre “pelota de trapo“, simbolo dell’infanzia nei sobborghi di Buenos Aires, ha ispirato numerose iniziative che hanno unito sport, Chiesa e solidarietà.
Tra le più recenti, il progetto ‘Giubileo-Pelota de Trapo’, pensato per celebrare il Giubileo dello Sport con una cerimonia speciale in Piazza San Pietro prevista per il 14 e 15 giugno.
La notizia della scomparsa del Pontefice ha commosso profondamente anche il mondo del calcio italiano. Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha voluto ricordare così Papa Francesco: “Il calcio italiano si unisce al cordoglio di milioni di persone per la perdita di Sua Santità. È stato un esempio straordinario di carità cristiana e dignità nella sofferenza, sempre vicino al mondo dello sport e al calcio, che amava profondamente. La sua testimonianza umana e spirituale resterà un faro per le future generazioni“.