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Adani: “Bernardeschi, il mini-Bale. Così Sousa ha cambiato la Fiorentina”

DA UOMO di fatica a tutta fascia a… mini-Bale. La trasformazione di Federico Bernardeschi è il segreto dell’esplosione dell’attacco della Fiorentina. Sei gol segnati nelle prime sette partite di Serie A. Poi, dal cambio di modulo proposto da Sousa a Cagliari lo scorso 23 ottobre, dodici gol in cinque uscite. Numeri quasi triplicati (media gol da 0,85 a 2,4), frutto sì di un atteggiamento offensivo dalle dinamiche diverse, ma anche del contributo di Bernardeschi, che proprio da Cagliari ha segnato cinque gol. Nella classifica marcatori, fra i giocatori che insistono nella stessa zona di ‘Berna’, meglio di lui hanno fatto solo Salah (8 gol) e Callejon (7). «Il contributo che sta dando Bernardeschi non mi sorprende. Anzi, lo trovo normale per un giocatore della sua qualità e della sua forza». Daniele Adani, opinionista di Sky Sport, incorona il talento di Carrara. Da esteta del calcio e fine ‘insider’ della Serie A, Adani inquadra nel cambio di modulo imposto da Sousa la genesi dell’esplosione del Bernardeschi attaccante esterno. «Sousa è un allenatore che insegna calcio e basa tutto sui tempi di gioco, per questo è un personaggio affascinante – dice Adani -. Ha capito che qualcosa doveva cambiare ed ha inserito un’ala in più, trovando nel 4-2-3-1 un modulo che ha ridato fiato a Bernardeschi. Così è in grado di allenare maggiormente l’occhio al tiro, i suoi tempi di reazione si sono accorciati. Può pensare a fare la giocata ed a calciare in porta. Ed i risultati si vedono».

FORTE fisicamente, ma allo stesso tempo veloce e reattivo, Bernardeschi anche ad Empoli ha fatto la differenza in una zona del campo particolare, che ispira un paragone molto pesante: «Bernardeschi è un mini-Bale, perchè no – prosegue Adani -. Non è Vazquez perchè non ha la capacità di giocare spalle alla porta dietro alla prima punta e non è Berardi, tutti talenti mancini. Proprio per questa sua grande esuberanza fisica, il paragone con Bale non è irriverente. Sousa lo ha sistemato a destra, in una zona dove sa essere micidiale quando appare fra le linee e rientra sul piede forte. Ad Empoli lo si è visto bene». Là davanti la Fiorentina ha bisogno di tenere questi ritmi per pensare di scalare la classifica e riproporsi a ridosso della zona Champions. Serviranno i gol di Kalinic, Ilicic, Babacar e ‘questo’ Bernardeschi, uomo da doppia cifra realizzativa di questo passo. «Non è un pensiero assurdo vedere Bernardeschi a fine anno con 12-13 gol in Serie A – sottolinea Adani -. Con questa continuità, abbinata ad un ulteriore crescita tattica, può diventare davvero il simbolo di questa Fiorentina».

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