Editoriali

Accordo Pioli-Fiorentina: il tecnico garantirà continuità tattica con Palladino

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Il tecnico è pronto ad adattarsi al sistema già avviato, molto probabilmente il 3-5-2. Una scelta strategica per non stravolgere la rosa e confermare la linea di mercato impostata

La Fiorentina e Stefano Pioli hanno trovato l’accordo: manca solo l’annuncio ufficiale, atteso molto probabilmente per il 2 luglio, quando il tecnico sarà formalmente libero dal vincolo contrattuale con l’Al-Nassr. Dopo l’addio inaspettato di Palladino, il club ha scelto di puntare su un profilo esperto e ben conosciuto all’ambiente viola, superando anche la breve suggestione legata alla Nazionale italiana. Ora, con Pioli pronto a tornare a Firenze, la Fiorentina può finalmente riprendere in mano la programmazione tecnica.

Continuità tattica: si riparte dall’impronta lasciata da Palladino

Il tema centrale del nuovo corso sarà la continuità tattica. Nel lungo confronto con la dirigenza, Pioli ha dato massima disponibilità a proseguire lungo la strada già tracciata da Palladino, senza l’intenzione di imporre subito soluzioni radicalmente diverse. L’idea è quella di ripartire da una base consolidata, probabilmente confermando il sistema di gioco che la squadra aveva iniziato ad assimilare: quel 3-5-2 (o in alternativa un 3-5-1-1) che, nella seconda parte dell’ultima stagione, aveva garantito compattezza e risultati.

Si tratta di un cambio di approccio per Pioli, abituato a lavorare storicamente con una difesa a quattro, ma la scelta di non forzare un’impronta personale è un segnale forte di adesione al progetto. Una forma di rispetto verso il lavoro fatto fin qui e, al tempo stesso, una mossa pragmatica per evitare stravolgimenti tecnici e di mercato.

Roster già impostato, mercato senza rivoluzioni

L’impostazione tattica scelta permette infatti alla Fiorentina di non dover intervenire pesantemente sulla rosa. La struttura attuale, con una buona profondità nel reparto difensivo e un centrocampo già calibrato sul nuovo assetto, consente di lavorare con continuità anche in sede di mercato. Le uniche situazioni da definire riguardano gli esterni offensivi rientrati dai prestiti, come Ikoné e Sottil, ma che non rientrano più nei piani tecnici. Per il resto, l’organico si sposa già bene con l’impostazione prevista.

La conferma della linea tracciata consente inoltre di non disperdere quanto pianificato nelle scorse settimane. Le operazioni di mercato, in entrata e in uscita, non subiranno modifiche sostanziali, e il lavoro già avviato potrà proseguire con maggiore chiarezza e coerenza.

Una nuova partenza nel segno dell’equilibrio

Il ritorno di Pioli rappresenta la scelta di un tecnico affidabile, capace di lavorare con metodo e senso della misura. A Firenze ritroverà un ambiente che già conosce, pronto ad accoglierlo con aspettative concrete ma non eccessive. La sua disponibilità a inserirsi in un percorso già avviato, senza forzare cambiamenti drastici, è il primo passo verso un progetto che punta alla crescita graduale e alla stabilità.

L’annuncio arriverà a inizio luglio, ma il nuovo corso è già delineato. Pioli non viene per rifondare: viene per consolidare e far crescere. Con un’idea precisa e condivisa: dare continuità, senza perdere tempo a ricominciare da capo.

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