Rassegna Stampa

Abbondanza di centrali: rotazioni in vista, con ipotesi di ritorno alla difesa a tre

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Con l’arrivo di Pablo Marì, il reparto dei difensori rischia di essere congestionato come i viali nell’ora di punta

Con l’acquisto di Pablo Marí, scrive il Corriere Dello Sport, il reparto dei difensori rischia di essere congestionato come i viali nell’ora di punta. Comuzzo, Ranieri, Pongracic, Moreno, Valentini e il nuovo arrivato, appunto. In rigoroso ordine di gerarchia – quantomeno per ora, anche se lo spagnolo è destinato a scalare la lista delle preferenze -, sei centrali di difesa per due posti.

La corsa ai due posti comincerà già nei prossimi giorni. Marí parte come detto come terzo/quarto centrale del lotto. Comuzzo e Ranieri, per prestazioni e chimica costruita negli scorsi mesi, si sono meritati i galloni da titolare. Poi c’è Pongracic, rinato in questo inizio 2025 e blindato dalla Fiorentina, che ha resistito all’assalto del Napoli. Con Marí fanno quattro potenziali titolari. E gli altri due? I due argentini, con pochissima esperienza in Europa (Valentini è in attesa del debutto) sono destinati alle briciole, in termini di minutaggio. Anche se Moreno potrebbe far comodo più sulla destra – nel ruolo di vice-Dodo, a coprire il buco lasciato dalla partenza di Kayode – che nel mezzo, dove le alternative come visto non mancano.

Sei centrali e l’indole tattica del tecnico viola suggeriscono però un’alternativa, ovvero il ritorno alla difesa a tre, soluzione già provata più volte con risultati finora scadenti. La Fiorentina non ha mai vinto una partita cominciata con la difesa a tre. Una statistica – o forse una casualità – a cui Palladino non fa caso. L’acquisto di Marí non vuol dire virata definitiva al 3-4-2-1, bensì avere le spalle più coperte nell’eventualità in cui, anche a gara in corso, si voglia cambiare spartito.

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