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Rassegna Stampa

A Vienna l’attacco è spuntato. Pochissimi tiri davvero pericolosi

Infantino

Nico Gonzalez e Nzola non incidono, Beltran entra solo all’81’

Come scrive il Corriere Fiorentino, è normale, in questo periodo dell’anno, avere fretta di dare un giudizio alla nuova Fiorentina. È il bello del calcio di fine estate, quando l’entusiasmo fa i conti con la realtà. Altrettanto normale, però, dovrebbe essere lasciarsi guidare dalla prudenza. Quella prudenza che serve per non perdere l’equilibrio dopo il successo per 4-1 contro una squadra neopromossa e con alcune assenze (il Genoa), pur riconoscendo gli enormi meriti di quella di Italiano. E la stessa prudenza che deve frenare i giudizi troppo negativi dopo la sconfitta di ieri sera nell’andata dei playoff di Conference League contro il Rapid Vienna. Anche se un dato che deve mettere in allarme c’è ed è quello relativo ai pochissimi tiri davvero pericolosi. Un paio al massimo.

A Firenze sarà tutta un’altra partita, non c’è dubbio, ma di sicuro ieri sera gli avversari sono riusciti a ingabbiare a modo gli uomini di Italiano. Con un calcio che ha guardato poco al sottile, a maggior ragione dopo il rigore del vantaggio segnato da Grull al 35’. Da quel momento il Rapid si è chiuso ancora di più, affidando alle ripartenze i momenti di massima pericolosità e lasciando che la Fiorentina gli sbattesse addosso come un’onda su uno scoglio.

Gonzalez è stato accolto dai tacchetti di Auer. Eppure l’argentino stava per segnare di testa un gol molto simile, con uno stacco su calcio d’angolo, a quello realizzato contro il Genoa. L’unico tiro in porta del primo tempo e uno dei pochi davvero pericolosi dell’intera partita. Al centro dell’attacco Nzola ha fatto più fatica rispetto all’esordio in Serie A. Sognava un debutto europeo diverso, ma non è mai riuscito a fare la differenza né in mezzo all’area né quando c’era da creare spazi per i compagni. Anche per lui alla fine è uscita una partita di lotta per conquistarsi ogni singolo centimetro. Accusando forse nel finale anche un po’ di stanchezza per le due partite ravvicinate mandando fuori un pallone invitante.

Altrettanto lecito, allora, domandarsi se a Beltran non potessero essere concessi minuti in più rispetto al quarto d’ora (recupero compreso) di azione. Dall’altra parte pure lui ha avuto una sola occasione e si è fatto fermare da Hedl, il portiere avversario. Sulla ribattuta, invece, è stato il giovane Infantino a non essere abbastanza determinato.

I dati ufficiali parlano di 9 tiri totali di cui 6 in porta, ma almeno la metà sono arrivati nel finale quando la Fiorentina si è spinta tutta in avanti in cerca del pareggio.

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