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A Udine per la prima doppietta in stagione, puntando sul trend del 2021 contro le ‘piccole’. Sarri smentito da ogni parte, ma resta il nome più elettrizzante

Contro i bianconeri la Fiorentina è alla ricerca della seconda vittoria consecutiva. Le voci su Sarri scaldano la piazza, ma abbondano le smentite

È una Fiorentina ben più serena quella che si appresta a viaggiare in direzione Udine per la prossima sfida di Serie A. Sebbene i viola non siano ancora fuori dalla lotta salvezza, i tre punti conquistati contro lo Spezia sono ossigeno puro.

TESORETTO CON LE PICCOLE. Con dieci lunghezze di distanza dal Cagliari terzultimo, l’auspicio è quello di non rivedere più la squadra palesemente impaurita del primo tempo contro i liguri. Nonostante diversi passaggi a vuoto, infatti, la Fiorentina versione 2021 è tutto sommato una squadra cresciuta rispetto alla squadra vista nei primi mesi del campionato. Una squadra che, in una situazione di classifica che poteva diventare drammatica, nel nuovo anno solare ha avuto il merito di vincere tante partite cruciali (Cagliari, Crotone e appunto Spezia) e di non perdere negli altri scontri diretti (Bologna e Torino), eccezion fatta per l’immeritato 2-1 contro la Sampdoria.

Per le prestazioni contro le big ripassare più avanti: sempre bello ricordare l’impresa contro la Juventus nell’ultima del 2020, ma nel 2021 sono arrivate solo sconfitte contro Lazio, Napoli (un 6-0 che ancora brucia tantissimo) e Inter. Visto il campionato al di sotto delle aspettative che stanno conducendo Pezzella e compagni, tuttavia, per ora basta e avanza fare risultato con le ‘piccole’. Fino a qualche settimana fa, la Fiorentina non riusciva neanche in questo.

LE INSIDIE DEL FRIULI. Se il buon trend si ripetesse contro l’Udinese e la Fiorentina riuscisse per la prima volta in stagione a centrare due vittorie consecutive, gli uomini di Prandelli potrebbero tirarsi fuori quasi definitivamente dal pantano in cui sono precipitati mesi fa. Con il possibile rientro di Ribery come ulteriore arma nell’arsenale a disposizione del mister gigliato. Ma non sarà certo una passeggiata: la squadra di Gotti è avversario ostico per chiunque, il campo del Friuli non è mai stato digerito agilmente dalla Fiorentina e la città di Udine rievoca terribili ricordi nella mente del popolo viola, visto che proprio lì ormai quasi tre anni fa (era il 4 marzo 2018) ci lasciava Davide Astori.

NESSUNO DICA SARRI. Detto della stretta attualità, è in realtà il futuro che solletica la fantasia dei tifosi. Non può che essere altrimenti se nella giornata di ieri si sono rincorse voci su di un incontro tra i dirigenti viola e Maurizio Sarri. Incontro prontamente smentito dalla Fiorentina, ma ormai il sasso è stato lanciato e, se possibile, l’ennesima smentita del club gigliato non fa che ampliare ancor di più la cassa di risonanza dell’indiscrezione.

In serata è arrivata anche la smentita di Ramadani, agente dell’allenatore valdarnese, ma la miccia Sarri è ormai stata accesa. L’incontro magari non sarà mai avvenuto, ma gli indizi suggeriscono che l’ex tecnico di Napoli e Juventus sia gradito alla società gigliata in vista della prossima stagione. Il totoallenatore per l’anno prossimo è iniziato forse con il nome più suggestivo.

Non c’è bisogno di spiegare il perché l’eventuale arrivo di Maurizio Sarri sulla panchina della Fiorentina sarebbe un colpo gigantesco per cercare di voltare pagina rispetto alle ultime opache stagioni. Ad oggi resta però solo una suggestione. Un sogno. Domani chissà…

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