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A Cagliari come in Europa. Conferma in vista per le due punte

Una o due punte, centrocampo a quattro con il rombo, vecchio modulo semirottamato, probabilmente dettagli di fronte al problema che la Fiorentina deve semplicemente tornare a giocare come sa. Oppure la svolta tattica di Liberec – messa così sembra quasi vera – era calibrata solo sul valore modesto dell’avversario?
Un punto interrogativo per cominciare, e non è il massimo. Quella di oggi a Cagliari sembra una partita più significativa delle altre per almeno due motivi: arriva dopo la prima vittoria esterna della stagione (un po’ di autostima genuina, finalmente) e Sousa ha la possibilità di insistere sul cambiamento avviato in Repubblica Ceca. Piccoli aggiustamenti, ma anche grandi avendo la squadra riacquistato distanze congrue a centrocampo per un giro-palla non intenso, ma a tratti più intimo dopo la dispersione delle ultime settimane.

Il centrocampo «a quadrato» descritto da Sousa (Badelj-Sanchez dietro, Borja-Ilicic più avanzati) è stato quasi sempre preda degli avversari, soprattutto nella sua linea avanzata. La linea a tre con Borja più alto, per intendersi come trequartista fasullo, ha permesso a Badelj di avere nei paraggi Vecino a Cristoforo, perdendo un po’ delle sue attuali insicurezza. Il ritorno di Vecino, soprattutto, rappresenta un elemento di novità in un reparto che pochi in termini di verticalità ha saputo aggiungere alle esigenze della squadra.

Sousa ha la tentazione di confermare le due punte, pur avendo il dubbio di osare troppo contro una squadra più forte (molto) dello Slovan Liberec: la Fiorentina. Borja falso trequartista, o comunque riferimento alto del rombo, è una soluzione che poco convince per quanto riguarda la capacità di inventare giocate decisive in una zona così calda. Potrebbe essere il turno di Ilicic? Il giocatore sloveno è incluso nella lista dei convocati, 24, per la partita di oggi pomeriggio a Cagliari, dove la Fiorentina troverà una squadra molto motivata: tre vittorie su quattro in casa, una fase offensiva che che ha confezionato 13 reti (7 in più della Fiorentina), una recente vittoria esterna a San Siro contro l’Inter. E la possibilità di riposarsi molto di più rispetto alla Fiorentina, che è rientrata da Liberec – 2.500 chilometri – per ripartire subito dopo verso Cagliari. Così è la vita nelle Coppe. Per restarci la Fiorentina dovrà estrarsi velocemente dal quattordicesimo posto in classifica.

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