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A caccia dell’impresa contro la bestia nera Lazio. Prandelli spera nell’effetto big match

I biancocelesti non vivono un gran momento, ma restano una squadra storicamente indigesta per i colori viola. Bene chiudersi e ripartire, ma servirà ‘garra’ per non soccombere

La sfida col Bologna ha dimostrato che la Fiorentina ha ancora tanta strada da fare prima di riuscire a trovare un’identità. Certo, ci si aspetta che il mercato aperto da lunedì aiuti i viola nel proprio processo di crescita, sfoltendo la rosa definita più volte “troppo numerosa” da Prandelli e aggiungendo quelle 2-3 pedine che, ci si augura, possano realmente aiutare la squadra a uscire da una situazione di classifica che resta complicata (ad oggi la Fiorentina ha persino un punto in meno dell’anno scorso). Non una missione così semplice per Pradè, visto che le mosse operate dagli uomini di mercato viola nelle sessioni precedenti in gran parte non si sono rivelate all’altezza delle aspettative.

L’AVVERSARIO. Sebbene il mercato appassioni sempre i tifosi, il calendario di Serie A, causa anche ritardi generati dalla pandemia, non lascia respiro. Ecco che la Fiorentina oggi pomeriggio si rituffa subito nel campionato, affrontando la Lazio di Simone Inzaghi. Il club di Lotito non sta passando un periodo felice, tra le presunte frizioni in società e i risultati zoppicanti sul campo. Nelle ultime cinque partite i biancocelesti hanno vinto una sola volta (contro il Napoli), pareggiandone due e perdendone altrettante. Il pari col Genoa la scorsa domenica conferma il momento no in casa Formello, ma questo non deve far abbassare la guardia ai viola.

LA BESTIA NERA. La Lazio, infatti, è una vera e propria bestia nera per i viola negli ultimi anni. La Fiorentina non vince contro i biancocelesti dal 2015-16 e viene da 5 sconfitte negli ultimi 7 incroci con gli uomini di Inzaghi. Il fattore Olimpico sarà anche cancellato dall’assenza dei tifosi, ma nonostante le difficoltà della Lazio la sfida sulla carta si presenta molto impari. C’è da augurarsi che la Fiorentina in campo oggi pomeriggio alle 15 sia più vicina alla versione vista contro la Juventus che quella di domenica contro il Bologna, confermando il trend che dura ormai da diversi anni che vede Pezzella e compagni disputare le migliori prestazioni quando affrontano una big.

SFIDA A SPECCHIO. Certo, la Lazio è una big anomala. I biancocelesti spesso amano giocare di rimessa, sfruttando le ripartenze innescate dal piede magico di Luis Alberto e finalizzate dalla Scarpa d’oro in carica Immobile. La Fiorentina, come dichiarato da un ottimista Prandelli in conferenza stampa, cercherà di dare pochi spazi alle sortite offensive degli avversari per poi ripartire, appoggiandosi a un Ribery tornato ai suoi livelli da ormai un mese, sempre galvanizzato dalle sfide contro le grandi della Serie A e protagonista assoluto dell’ultimo precedente coi laziali, nel quale realizzò la sua ultima rete. Una sfida a specchio, dunque, sia nel modulo (il 3-5-2) che in parte nell’atteggiamento. Tuttavia, la Lazio è certamente in grado di prendere in mano il pallino del gioco grazie ai loro interpreti di grande qualità.

INTENSITÀ CERCASI. Inutile dire che l’atteggiamento farà la differenza. In primis, occorre confermare la solidità difensiva ritrovata nelle ultime uscite, evitando qualche svarione individuale che potrebbe costare molto caro. Ancor più importante sarà l’intensità dalla squadra in fase di pressing e nei contrasti. La squadra di Prandelli punterà a chiudere tutti gli spazi ai biancocelesti, ma non può permettersi di scendere in campo molle e pensare solo a difendersi dietro la linea della palla, perché verrebbe spazzata via.

La Fiorentina in teoria non ha da chiedere molto a questa partita, visto che la salvezza non passa certo da questi campi (ci rendiamo conto di quanto sia triste questa affermazione, ma questa è ormai la realtà). La Lazio, invece, ha tantissimo da perdere, visto che non può permettersi di perdere altri punti per strada se vuole tentare una complicata rimonta per la zona Champions (al momento i biancocelesti sono fuori anche dalla zona Europa League). Lo 0-3 alla Juventus insegna che la leggerezza mentale può essere un piccolo vantaggio in favore dei viola. Oggi, alle 15, si va a caccia di un’altra impresa.

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