Rassegna Stampa

A 90 anni da Firenze ad Atene per seguire la Fiorentina

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Di tutto per la Fiorentina, anche se vuol dire sobbarcarsi un viaggio lunghissimo per raggiungere Atene

«Vediamoci dopo mezzogiorno, prima devo giocare a tennis». Classe 1934, Marcello Mammoli non rinuncia alle sue due ore settimanali di tennis. Accanto al tennis è irrinunciabile anche la passione per la Fiorentina e così Mammoli, presidente del Viola Club ‘Da Verrazzano’, è impegnato nell’organizzazione della trasferta ad Atene di Conference League contro l’Olympiakos nella quale vuole allungare il suo singolare record: «Dal marzo 1970 ho fatto tutte le trasferte europee della Fiorentina». Scrive La Nazione.

Un record che ha portato Mammoli e il suo Viola Club (spesso col supporto del suo grande amico Piero Masieri) a girare l’Europa. Esperienze in casa di squadre mitiche con grandi stadi (Barcellona, Bayern, Liverpool, Benfica, Arsenal e via dicendo) ma anche viaggi in località più remote e difficili da raggiungere. Mammoli, ora sarebbe bello celebrare questo record con una ciliegina sulla torta…«Ci sento molto per questa partita, di andare a giocare la finale di Coppa Italia contro la Juve non mi interessava, ma una competizione europea è sempre diversa. Si gira, si va fuori e si va con gli amici».

Come la vede questa partita di Atene? «Possiamo farcela, Italiano sta facendo un buon lavoro. E mi dispiace molto che vada via». In tutti questi anni di trasferte (ricordando che non in tutte le stagioni la Fiorentina è andata in Europa) qual è quella che ricorda più volentieri? «Un po’ tutte, ma certo per citarne una direi la vittoria a Wembley con gol di Batistuta nel 1999 con l’Arsenal. Ma anche tante altre. Come viola club ho portato 152 persone a Lisbona contro il Benfica, ho noleggiato aerei, ho fatto tante esperienze».

E quella che ricorda con meno piacere? «Quella a Glasgow del marzo 1970, quando perdemmo 3-0 in Coppa dei Campioni con il Celtic». Un aneddoto divertente? «Ce ne sono tanti, ricordo che in una delle partite europee di Prandelli allenatore io e Piero Masieri lo trovammo nell’albergo e lui si mise a cantare l’inno della Fiorentina insieme a noi». Torniamo al tennis: ha giocato con tanti calciatori, allenatori, giornalisti. Chi sono i più bravi? «Due persone che purtroppo non ci sono più: Mihajlović tra gli allenatori; Paolo Pepino, persona splendida, tra i giornalisti».

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