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Dalle plusvalenze di Corvino alle plusvalenze targate Pradè: dopo i serbi ecco i croati

Rinunce tecnicamente dolorose, ma economicamente veri affari. Negli ultimi anni diversi i giocatori che hanno lasciato la Fiorentina, di fronte a cifre ritenute ‘irrinunciabili’ o ‘fuori mercato’. Denaro proveniente spesso da club esteri, ricchi, di prima fascia. Ora ‘nel mirino’ ci sono Nikola Kalinic e Milan Badelj, due ‘intuizioni’ di Daniele Pradè. Mentre negli anni, erano stati anche e soprattutto i colpi di Corvino a finanziare il mercato dei Della Valle.

Giocatori di talento arrivati a Firenze a cifre basse, e poi rivenduti a suon di milioni. In principio furono Giampaolo Pazzini e Pablo Daniel Osvaldo, arrivati per 9 milioni complessivi e rivenduti a 16 nel gennaio 2009. Poi Felipe Melo, e l’incredibile cessione a giugno 2009 alla Juventus per 25 milioni: era arrivato per 8 milioni un anno prima dall’Almeria. In quell’estate fu ceduto anche Zdravko Kuzmanovic, per 8 milioni allo Stoccarda (era arrivato per meno di 5 tre anni prima, dal Basilea).

Poi fu il turno dei serbo-montenegrini, che in gran parte hanno finanziato il mercato da Montella in poi. Dell’Era Pradè, insomma.
Matija Nastasic fu comprato da Corvino per 2,5 milioni dal Partizan, e venduto nell’estate 2012 per 15 milioni più Savic. Lo stesso Savic, poi, fu ceduto l’estate 2015 per 10 milioni più Suarez. Valon Behrami fu comprato a 2 milioni e ceduto a 8 al Napoli nel 2012. Nel 2013 furono ceduti Jovetic per 28 milioni al City (era arrivato per 8 miloni), Adem Ljajic alla Roma per 11 milioni (era arrivato per 6,5 milioni) e Haris Seferovic alla Real Sociedad per 3 milioni (era arrivato per poco più di un milione).

Tutti giocatori che hanno finanziato di fatto il mercato viola negli ultimi anni. Poi sono arrivate le plusvalenze targate Pradè. Prima Juan Cuadrado, venduto a gennaio 2015 al Chelsea per 31 milioni più il prestito di Salah (il colombiano era stato preso dall’Udinese per un totale di 22 milioni, diluiti in tre tranches). Poi appunto Savic, ceduto all’Atletico Madrid per 10 milioni più Suarez. Fino a Marcos Alonso, partito la scorsa estate verso Londra per poco meno di 28 milioni di euro. Lo spagnolo era stato preso da Pradé a zero euro nell’estate 2013.

Ora Nikola Kalinic e Milan Badelj, al centro degli assalti di club ambiziosi e soprattutto ricchi. Due croati che animano il mercato viola: la Cina bussa alla porta di Kalinic, con offerta da 40 milioni. L’attaccante, comunque, ha una clausola rescissoria di 50 milioni. Per Badelj, invece, Corvino chiede non meno di 12 milioni, con il rischio altrimenti di perderlo a zero tra un anno (e avere meno forza economica in mano in estate). Kalinic era stato preso per 5,5 milioni, Badelj per 4,5 milioni, entrambi da Pradè. Partissero per 50-60 milioni di euro, sarebbe una plusvalenza economicamente spaventosa. Senza dimenticare, oltre a Federico Bernardeschi, Matias Vecino, uno arrivato a gennaio 2013 nella gestione Pradè per poco più di 2 milioni di euro: e il Napoli era arrivato ad offrire quasi 20 milioni per l’uruguaiano…

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