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Rassegna Stampa

Nicoletti (mental coach): “Scossa emotiva salutare, ma bisogna superare le ‘classiche’ 3-5 gare”

Paolo Vanoli - Fiorentina

Stefano Nicoletti, docente di mental coaching: “L’atteggiamento da ‘sergente di ferro’ di Vanoli può essere un rischio, ma bisogna vedere cosa fa effettivamente nello spogliatoio”

Sulle pagine de La Nazione, per provare a spiegare ciò che accade nella testa di una Fiorentina che non riesce a ritrovarsi, troviamo un’intervista a Stefano Nicoletti, docente di mental coaching e autore del libro «Guida alla prestazione ottimale nello sport». Con il suo programma «Play the Now», supporta atleti di ogni livello nel raggiungere risultati sportivi e benessere.

L’atteggiamento da «sergente di ferro» che può avere Vanoli verso la squadra può essere un aiuto o rischia di creare altre tensioni?
«È un rischio, perché un allenatore che agisce solo con certi metodi entra in una situazione in cui i rapporti di spogliatoio non sono già da prima quelli ideali. Quindi imporsi come sergente di ferro potrebbe creare resistenze tali da non consentirgli di svolgere al meglio quel lavoro di ricostruzione della fiducia che è basilare all’interno della squadra. Sia chiaro però…»

Prego.
«Bisogna sempre vedere quello che un allenatore dichiara in pubblico e quello che poi fa nello spogliatoio. Vanoli ha esperienza in tante categorie ma deve sapere che in Serie A potrebbe funzionare diversamente. Un atteggiamento duro rischia di creare ostilità da parte di qualcuno che si sente comandato e che poi non è portato a dare il massimo».

Quali sono i segnali più evidenti di un collettivo che scende in campo con un blocco psicologico?
«La perdita di attenzione nei vari momenti del gioco. Le squadre che fanno fatica da un punto di vista mentale e che non sono gruppo prendono più gol sui calci piazzati. Ma anche quando si sbagliano tante reti il campanello d’allarme si deve accendere».

Come si può far sì, Nicoletti, che questa tensione diventi energia positiva?
«Il cambio di allenatore deve servire a dare una scossa al gruppo. Statisticamente questo avviene sempre nelle prime 3-5 partite col nuovo tecnico perché tutti sono portati a dare di più. Ma l’ondata di positività non deve esaurirsi qui. Vanoli deve essere bravo a dare punti di riferimento chiari».

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