L’ex obiettivo di mercato della Fiorentina: “Negli ultimi cinque o sei anni ho spinto per lasciare Sassuolo, ma è sempre mancato qualcosa”
Domenico Berardi, attaccante del Sassuolo, è stato accostato alla maglia della Fiorentina in numerose sessioni di mercato passate. Questo un estratto delle sue dichiarazioni al Corriere dello Sport:
Sei diventato un must delle nostre estati: dove andrà Berardi? Lo cerca questo, lo cerca quello e alla fine resti a Sassuolo. Mimmo il Bello di Torriglia, tutti lo vogliono e nessuno lo piglia.
«Un’abitudine, ecco cosa sono diventato».
Per spiegare i tuoi no c’è stato anche chi ha azzardato interpretazioni psicoanalitiche: «Non ama lasciare il certo per l’incerto, è un calabrese chiuso, refrattario ai cambiamenti. Lo spaventano».
«Sono a Sassuolo da quindici anni, nei primi non mi sentivo pronto a lasciare. Negli ultimi cinque o sei ho spinto per andare via».
Ma…
«Bisogna essere in tre ed è sempre mancato uno dei tre».
C’è stato un momento in cui ti sei sentito effettivamente in uscita?
«Sono sincero, sì. Prima di farmi male avevo trovato l’accordo con un grande club, le soluzioni erano state individuate. Tutte. Ma non chiedermi quale, tanto non te lo dico».
Era a strisce?
«A strisce. Mi è dispiaciuto non poter fare la Champions, non poter giocare per gli obiettivi più alti. La Champions è qualcosa che vorrei provare da sempre».
Sei ancora in tempo.
«Passai un mese un po’ così, tra l’arrabbiato e il deluso. Prevalse la gratitudine nei confronti di questo club del quale mi sento e mi fanno sentire la bandiera. Non sono Totti, ma è ugualmente bello e importante».
Carnevali ti ha blindato nuovamente.
«Ho un contratto fino al ‘29, ma mai dire mai».
Sentita spesso.
«La vita è piena di sorprese. A me ne ha riservate tante. Da piccolo andavo a dormire con un pallone tra le braccia, stringevo il pallone al posto del peluche. Sognavo di diventare calciatore e ci sono riuscito. Il castello, la Rossanese…».
Di
Redazione LaViola.it