Repubblica – Avanti col 3-5-2. Dietro Vanoli non cambia, ma con nuovi principi e richieste

Il lavoro di Paolo Vanoli sulla difesa della Fiorentina, con tante difficoltà evidenziate sin qui

Paolo Vanoli, come fatto a Genova con solo due allenamenti a disposizione, anche dopo la sosta ripartirà dal 3-5-2, il modulo base della Fiorentina di questo inizio di stagione, scrive La Repubblica.

Troppo rischioso cambiare, troppo frettoloso impostare altre idee per un gruppo che ha bisogno di sicurezze per uscire dal pantano dell’ultimo posto in classifica per modificare assetto e installare altri principi. E così nelle doppie sedute di questi giorni al Viola Park Vanoli sta lavorando su un modulo che la squadra conosce, pur inserendo però dei nuovi principi. E se quello più importante riguarda la testa — gran parte dei gol subiti dai viola, soprattutto quelli su palla inattiva, sono frutto di disattenzione e tenuta mentale più che di meriti altrui — le correzioni tattiche investiranno tutti i ruoli. In difesa, la retroguardia proposta a Marassi Pongracic-Marì-Ranieri ha difeso tutto sommato bene unendo linea bassa con alcuni anticipi alti, specie quelli di Pongracic su Vitinha o su Ellertsson, e così si andrà avanti. Al centrale, Pablo Marì, sarà chiesto di sorvegliare gli altri due compagni evitando l’uno contro uno con l’attaccante ma offrendo superiorità numerica ai compagni, mentre in fase di impostazione il giro palla classico e sterile sarà declinato verso una maggior ricerca della verticalità, sia per trovare tra le linee i centrocampisti sia per arrivare prima all’attaccante.