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CorFio – Zero alibi. Gudmundsson, Fagioli e il monito di Vanoli

Zero alibi. Gudmundsson, Fagioli e il monito di Vanoli. Tocca a loro riprendersi la Fiorentina. E’ terminato il periodo delle scuse

Una pagina bianca da riempire. Non potrebbe essere altrimenti, con una squadra costruita sognando l’Europa che conta e ritrovatasi ultima dopo undici giornate e senza vittorie in campionato. Paolo Vanoli lo ha espresso in più forme negli ultimi giorni e il concetto vale anche, se non soprattutto, per gli elementi di maggior talento come Nicolò Fagioli e Albert Gudmundsson, per cui la Fiorentina ha speso nell’ultima sessione di mercato rispettivamente 13 e 15 milioni per i soli riscatti, sottolinea il Corriere Fiorentino.

FAGIOLI. Fagioli è chiamato a cancellare il passato e riscrivere una nuova storia. L’esperimento da regista, almeno con Pioli, è fallito, e i numeri testimoniano il momento di smarrimento del giocatore, in campo per soli 126 minuti nelle ultime 4 di A e in panchina per tutta la gara contro il Genoa: da gennaio a maggio Fagioli aveva collezionato 0,28 gol e/o assist ogni 90 minuti, il dato quest’anno è ancora fermo a 0; i tocchi a partita sono rimasti pressoché identici in media (65 ogni 90 minuti), ma l’arretramento di posizione ha fatto scendere quelli nell’ultimo terzo di campo da 17 (nei primi sei mesi in viola) ai 10 attuali. Per ritrovare minuti e continuità, insomma, serve un Fagioli di tutt’altra natura, anche per pensare di tornare a indossare la maglia della Nazionale, che manca da oltre un anno.

GUD. Su Gudmundsson Vanoli ha invece spiegato che “deve lui capire me, non il contrario”. Per l’islandese — ieri a segno nel 2-0 della sua Nazionale in Azerbaijan — la gara con il Genoa, se non altro, può rappresentare il primo rigo riempito nel nuovo foglio: 30 tocchi in 74 minuti, 23 passaggi con l’87% di realizzazione (7/10 nella metà campo avversaria) e una posizione media occupata molto più a ridosso della prima punta rispetto al passato. Le ultime prestazioni in A non erano certo state incoraggianti: con il Lecce 22 tocchi e 8 palloni persi in 45 minuti, con l’Inter appena due passaggi nella metà campo avversaria. La Fiorentina ha così bisogno di un Gud nuovamente imprevedibile (il 10 gigliato è passato da 1,2 dribbling riusciti ogni 90 minuti con la maglia del Genoa agli 0,2 attuali) e più decisivo negli ultimi trenta metri: il dato sui tiri in porta su azione, escludendo quindi i rigori, recita ancora un desolante zero. La Fiorentina dopo la sosta avrà 9 partite per chiudere il proprio 2025: il tempo per fare risultati stringe, mentre quello degli alibi e delle attenuanti è già finito.

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