Bottino di punti in gare interne orribile per la Fiorentina. Il Franchi deve tornare il fortino della squadra viola. La salvezza passa anche da qui
“Dobbiamo essere bravi a riportare i nostri tifosi allo stadio e a sostenerci. Se adesso ci criticano e contestano dobbiamo solo accettare queste critiche”, parola di Paolo Vanoli.
Trattandosi di Fiorentina-Juventus, ovviamente, il sostegno del tifo viola non mancherà. Anzi. Miglior occasione per ricompattare un ambiente deluso, arrabbiato e pronto a far sentire tutto il suo malessere non poteva esserci. Non soltanto perché sarà la prima di Vanoli al Franchi, ma anche perché la missione dei viola è chiara: tornare a fare del proprio stadio il proprio fortino.
AVVIO SHOCK. Quello che è successo sin qui, ormai, appartiene al passato. Nell’ultimo posto che occupa oggi la Fiorentina c’è moltissimo dell’avvio orribile in gare casalinghe. Quello che tradizionalmente era un luogo dove passavano in pochi, è stato sin qui una terra di conquista praticamente per tutti. Ci hanno preso tre punti il Napoli, il Lecce, il Como e la Roma, mentre ne ha preso uno il Bologna. In 5 partite casalinghe la Fiorentina ha racimolato la miseria di 1 punto. Non che in trasferta il trend sia stato granché migliore, visti i 4 punti ottenuti in 6 trasferte, ma fa specie pensare che a Campo di Marte la Fiorentina sia stata presa a schiaffi praticamente da tutti. Tra l’altro, non solo nei risultati, ma anche nelle prestazioni. In fin dei conti sono stati meritati i ko col Napoli e anche col Como, per quanto arrivato allo scadere e pure col Lecce. In termini di prestazione, l’unica gara da salvare è stata quella con la Roma, tra pali e occasioni clamorosamente fallite, mentre almeno col Bologna, dove per oltre 60-70 minuti la Fiorentina era apparsa in balia degli avversari, una reazione la si è intravista. E quasi quasi, se Dodo non avesse mancato la porta da mezzo metro…Ma, come detto, questo è il passato. Dal match con la Juve inizierà una nuova stagione per la Fiorentina.
RIDOTTO. Per risalire la classifica, pur sapendo che non è un processo immediato ma che richiederà del tempo, servirà tornare a fare del proprio stadio un campo di conquista. E ok che ci sono i lavori, che si sono allungati i tempi, che la capienza è ridotta, che la Fiesole non è altro che un deserto di cemento con dinanzi delle gru, ma lo stesso scenario c’era anche l’anno scorso quando, con Palladino in panchina, la Fiorentina ottenne 40 punti in 19 sfide casalinghe. Meglio fecero solamente Napoli (45), Inter (43) e Roma (41). Volendo fare dei raffronti, in pochi hanno fatto storicamente meglio nell’era del calcio a tre punti e a 20 squadre: il primo Italiano fece meglio arrivando a 41 punti interni nel 2021/22, Prandelli nel 2006/07 fece 47 punti interni, Prandelli nel 2008/09 ne fece 44, Montella ne fece 43 nel 2012/13. Senza voler riaprire la querelle su meriti e demeriti di Palladino, il dato di fatto che rimane è che, pur dovendo fare i conti con uno stadio a capienza ridotta e coi lavori in Fiesole, vincere al Franchi non era diventato impossibile come sembra essere quest’anno.
PROSSIME. Il primo avversario della Fiorentina in casa sarà la Juventus, poi ci saranno le sfide con Verona, Udinese e Cremonese che chiuderanno il discorso gare interne del girone d’andata. Nel girone di ritorno (con una gara interna in più rispetto all’andata, dove la Fiorentina ha in programma un match in più in trasferta), in successione, la Fiorentina ospiterà Milan, Cagliari, Torino, Pisa, Parma, Inter, Lazio, Sassuolo, Genoa e Atalanta. Il Franchi, anche se a capienza ridotta, deve tornare fortino per i viola. La salvezza passa anche da qui.

Di
Gianluca Bigiotti