L’ex preparatore atletico dello Spezia ha detto la sua sul richiamo di lavoro che attende la rosa viola a partire da domani
Il preparatore atletico Alberto Lungherini è intervenuto al Pentasport su Radio Bruno per dire la sua sul richiamo di preparazione atletica programmato dal nuovo allenatore Paolo Vanoli. Queste le sue parole: “Sicuramente la sosta casca a fagiolo, è un momento importante in virtù dell’arrivo del nuovo staff. Ci si potrà concentrare su una parte che a mio modo di vedere è stata un po’ dimenticata dall’inizio dell’anno. Chiaro che non si possano fare miracoli, ci sono dei tempi fisiologici di adattamento a certi stimoli. La miglior Fiorentina dal punto di vista atletico la vedremo tra 3/4 settimane, in concomitanza con le partite con Sassuolo e Verona“.
NUOVO STAFF. “Sono ampiamente fiducioso perché lo staff che è arrivato a Firenze è competente. Ho lavorato con Giampiero Ascenzi, il preparatore atletico di Vanoli, ho avuto modo di vedere la sua competenza. So che lavoreranno in maniera seria e professionale. Con questo non voglio dire che il vecchio staff non abbia lavorato con serietà, però vedendo i regolari cali fisici durante tutte le partite, di solito attorno al 60′, qualche dubbio sulla parte atletica onestamente l’ho sempre avuto“.
PREPARAZIONE ESTIVA. “Bisogna sfatare il famoso mito della preparazione pre-campionato che va avanti per mesi e mesi. Non è affatto così. Dà dei frutti per un mese circa, poi bisogna continuare a dare degli stimoli concreti agli atleti“.
ERRORI. “Secondo me non è possibile accorgersi di certe situazioni. Oggi ci sono dei dati comuni a tutte le squadre per quanto riguarda la parte atletica. La Fiorentina ha da un lato la fortuna di essere insieme all’Inter la squadra con meno infortunati di tutti. Ma potrei fare una battuta: magari ha meno infortunati perché andando più piano si rischia meno. Andando a 30 chilometri orari in macchina si rischia meno rispetto a se si va a 100…“.
LAVORO. “La sosta casca bene perché dà il modo di fare dei test atletici, con cui si riesce a vedere le varie soglie dei calciatori. Verrà sicuramente fatta un’individualizzazione secondo le rispettive problematiche. Verrà fatto un lavoro sulla potenza aerobica per alzare la soglia di sopportazione della fatica. Verrà fatto un lavoro importante per quanto riguarda una condizione atletica generale. Non possiamo più permetterci di camminare per il campo“.
INTENSITA’. “Viene di conseguenza. Un lavoro sulla potenza aerobica fa alzare la soglia di raggiungimento della fatica. Più uno ce l’ha alta, più uno riesce a ripetere gli esercizi intensi e a recuperare in meno tempo“.
VANOLI. “Ho avuto l’opportunità e il piacere di conoscerlo quando ero in Qatar, venne a fare uno stage di preparazione agli allenatori. Mi piace molto il fatto che venga dalla scuola di Conte. Lì l’intensità è un dogma. Metterà sicuramente pepe nelle gambe e nella testa dei giocatori. Abbiamo visto troppa gente demotivata, prendevi gol e sembrava non fosse successo niente“.
MARTELLO. “L’avete visto domenica, è arrivato senza voce in conferenza stampa. E’ un sanguigno, un passionale. Già mi aspettavo dei leggeri miglioramenti nell’atteggiamento con il Genoa, e direi che qualcosina in più abbiamo vinto, al di là dei due gol presi in maniera superficiale. Era l’unica cosa che poteva dare in due allenamenti. Dalla prossima inizieremo a vedere cose di altro genere“.
RIMBOCCARSI LE MANICHE. “Ora bisogna tappare le falle dove ci sono, rimboccarsi le maniche e portare a casa il risultato quando si può. Bisogna essere molto cinici, lasciando da parte la bellezza del gioco e diventando più operai“.

Di
Redazione LaViola.it