Dialogo, realismo, determinazione: due allenamenti e una partita, il nuovo tecnico ha convinto tutti
Un frullatore di emozioni, appena 48 ore di tempo per preparare il debutto e una pagina vuota già riempita, almeno con un punto che sa di ripartenza. Paolo Vanoli chiude i primi giorni da allenatore della Fiorentina con la soddisfazione, dopo il pareggio per 2-2 di Genova, di aver mosso la classifica e di aver trasferito seppur in poco tempo i suoi micro principi, apprezzati dal club e dai giocatori. Così scrive La Repubblica.
TARANTOLATO. Vanoli, in appena due allenamenti e in una sola gara, ha trasferito le parole in fatti, vivendo la sua prima panchina in viola dapprima con la tranquillità di chi voleva analizzare bene la situazione, poi lasciandosi andare a urla, grida e un secondo tempo da tarantolato, tra un’esultanza per il gol di Piccoli, un cartellino giallo per proteste e la rabbia per le disattenzioni difensive. Portando, insomma, quella grinta necessaria a scuotere l’ambiente dal torpore in cui era finito a suon di prestazioni e risultati negativi, ma anche qualche spunto tattico interessante, dal 3-5-2 ai movimenti di Gudmundsson alle spalle di Piccoli.
APPREZZATO. Al Viola Park società, Commisso in primis che ne ha condiviso e lodato le parole post Genoa, e giocatori sono stati tutti colpiti dal nuovo corso: calciatori e dirigenza hanno avuto una buona impressione per l’impatto umile, determinato e realistico del tecnico. Di Vanoli è piaciuto il dialogo coi giocatori in maniera diretta e dritta al sodo senza troppi fronzoli, la cura di tutti i particolari e il non dare nulla per scontato.

Di
Redazione LaViola.it