Sergente di ferro e allievo di Antonio Conte. Il profilo del nuovo allenatore della Fiorentina Paolo Vanoli
Schivo ma schietto, e soprattutto in grado di scuotere un gruppo in difficoltà. Di Paolo Vanoli, varesino classe 1972, si è già detto (e scritto) molto a dispetto della giovane età, ma se c’è un biglietto da visita del nuovo allenatore della Fiorentina arriva direttamente dal suo curriculum, scrive il Corriere Fiorentino.
CONTE. Quando è stato chiamato a intervenire in situazioni difficili, all’estero o in Italia, le risposte sono sempre state ottime. È su questo aspetto che spera di far leva la Fiorentina, sul nuovo approccio che il tecnico porterà al Viola Park (il suo vice a proposito sarà Daniele Cavalletto, ex braccio destro di Farioli). Su Vanoli pesa l’etichetta di allievo di Conte per le esperienze da vice tra Chelsea e Inter, ma a giudicare dai risultati anche per gli obiettivi centrati. A Mosca, con lo Spartak, ha vinto una coppa nazionale mentre a Venezia gli è bastata una stagione e mezza per ricostruire e portare tutti in serie A.
TOSTO. Non va tanto per il sottile, con i calciatori ma pure con la società visto che a Torino non sono mancati i momenti di frizione, ma anche sotto questo profilo il suo arrivo nel mondo viola può rappresentare la giusta scossa. Nel suo credo calcistico trovano spazio dedizione maniacale, cura dei dettagli, cultura del lavoro e della fatica. In grado di alternare il 3-5-2 e il 4-4-2 nel suo primo anno a Venezia il suo attacco è stato il migliore del campionato grazie agli esterni di centrocampo, ai quali si affida per ripartire e mantenere intensità. In partita e pure in allenamento, come testimoniano parecchi video diventati virali sui social. Un sergente di ferro che si dice fosse il solo a poter mandare a quel paese Conte senza conseguenze e che ai suoi calciatori chiede massima abnegazione
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Redazione LaViola.it