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CorSport – E’ Vanoli il dopo-Pioli. Ieri contatti anche per Palladino, poi il sorpasso decisivo

Torino - vanoli

Lo spogliatoio spingeva per il ritorno di Palladino, in corsa c’era anche Nesta. Ma Ferrari e Goretti hanno poi chiuso per Vanoli: in panchina a Genova?

Paolo Vanoli ha battuto tutti, Palladino, Nesta e gli altri presunti o reali candidati alla panchina della Fiorentina: il post-Pioli avrà la fisionomia del 53enne tecnico lombardo e questo l’ha deciso la giornata di ieri che ha consegnato uno scenario ormai definito. Oggi la squadra viola è impegnata a Mainz in Conference e al ritorno a Firenze sarà accolta dal nuovo allenatore, intanto in modo figurato con l’annuncio da parte della società, e a quel punto non sarebbe strano vedere il tecnico ex Torino a dirigere l’allenamento già domani e debuttare poi domenica a Genova. Altrimenti, si andrà alla sosta, pur dovendo lavorare con un gruppo ridotto, verso la sfida di sabato 22 contro la Juventus al Franchi. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.

GIUGNO 2027. Domani o alla ripresa degli allenamenti dopo Marassi poco cambia, però sul fatto che sarà Vanoli a prendersi il compito di tirare fuori la Fiorentina da questa inaccettabile posizione in campionato con relativi oneri e onori, non ci sono più dubbi: pronto un contratto fino a giugno 2027. A deciderlo è stato il nuovo aggancio di ieri tra le parti, stavolta più convinto, dopo che un altro aggancio, e in questo caso con l’agente di Palladino, sempre ieri è rimasto lì fine a se stesso e non ha avuto più un seguito pratico: a quel punto i dirigenti viola, il direttore generale Ferrari e Goretti, ufficializzato direttore sportivo, sono andati dritti sull’obiettivo e su Vanoli.

BONUS VIOLA. Dentro la Fiorentina ha prevalso la linea comune che portava al tecnico che si è formato nelle giovanili azzurre e che poi ha guidato Spartak Mosca, Venezia (promozione dalla B alla A) e infine Torino, nonché autore in maglia Fiorentina del gol nella finale d’andata della Coppa Italia poi vinta dalla squadra allora allenata da Mancini (l’ultimo trofeo messo in bacheca). Un nome che riscuoteva consenso tra tutte le varie anime del club per il lavoro svolto nelle esperienze precedenti e i modi di fare. Ciò che ha convinto a metterlo sopra Palladino, che poteva contare sulla spinta propulsiva di gran parte dello spogliatoio per un ritorno a Firenze, e sopra Nesta, legato a Goretti da conoscenza e stima reciproche avendo lavorato insieme a Perugia e a Reggio Emilia.

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