L’ex terzino viola ai microfoni di Radio Bruno: “La prima cosa da fare è ricompattare l’ambiente. I giocatori devono sudare la maglia”
Moreno Roggi è intervenuto al Pentasport per commentare le ultime tormentate giornate in casa Fiorentina. Queste le sue parole: “Siamo al tutti contro tutti. La squadra partiva da un sesto posto, il miglior piazzamento nell’era Commisso, ed è stata confermata anche nei suoi uomini migliori. E’ stato confermato anche Pradè, che era stato il nodo della non permanenza di Palladino. Prima del mercato c’era aria di contestazione, poi la squadra è stata riconfermata e rinforzata, e tutti hanno preso fiducia. Io ero contento del mercato fatto e dell’arrivo di Pioli. Sembrava la scelta migliore per quel momento. Onestamente, sono quasi meravigliato. Rimane difficile capire come sia possibile aver fatto quattro punti in dieci partite“.
COME RIPARTIRE. “Vanno prese delle decisioni per il futuro. Ricompattare l’ambiente è la prima cosa da fare, perché quando vai in buca poi psicologicamente diventa difficile tirarsi fuori. La proprietà è assente, il presidente è meno presente del solito. Mi auguro che si possa far vedere o sentire al più presto“.
SOTTO PRESSIONE. “Contro il Lecce i giocatori non si sono impegnati. Se questa squadra si impegna e lotta su tutti i palloni, non ottiene questi risultati. Perché è un’ottima squadra. Devono sentirsi sotto pressione, sentire che la gente vuole impegno. Devono sudare la maglia, devono strizzarla a fine partita“.
CONTESTAZIONE A PIOLI. “Pioli è sempre stato visto dalla tifoseria come un ‘cuore viola’. Ha giocato nella Fiorentina, ha vissuto il dramma della morte di Astori compattando l’ambiente al meglio. Quel momento ha lasciato un accorpamento d’amore che ha legato la città al tecnico. Probabilmente la gente ha visto questo atto di non volersi dimettere come un tradimento di chi pensa al denaro e non al sentimento. Le cose potevano essere gestite meglio. Che Pioli voglia bene alla Fiorentina io non ho il minimo dubbio, rimane una grande persona. E’ il primo a essere dispiaciuto“.
SOLUZIONE INTERNA. “In questo momento, non essendoci un indirizzo preciso, è la soluzione più logica. D’altra parte il Genoa con una soluzione interna ha vinto la prima partita dopo tanto tempo. Io sono sempre in contatto con i figli di Galdiolo, uno di loro faceva il preparatore atletico con Galloppa, me ne ha sempre parlato benissimo. E’ una mossa che fa sentire pienamente responsabili i giocatori, che non devono vincere per forza, ma che a questo punto per forza si possono impegnare“.

Di
Redazione LaViola.it