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Calabrese su Repubblica: “In fondo al precipizio e senza risposte. Fare in fretta i punti per salvarsi”

La classifica è un incubo, altro che sogni Champions. La realtà impone di fare i punti per la salvezza. Pioli cercava un punto a San Siro, ma…

Ultimo posto in classifica con Genoa e Pisa. Un incubo. Nessuno in estate poteva immaginare un inizio così difficile. Eppure questa è la realtà. Che non piace a nessuno, è ovvio, però spaventa. E pure molto. Altro che Champions. Altro che alta classifica, ora l’obiettivo è fare prima possibile i punti che servono per salvarsi e poi si vedrà. A meno che una magia non riesca a trasformare il rospo in principe. Così scrive Giuseppe Calabrese su La Repubblica.

NEMMENO UN PUNTO. Ma le magie esistono solo nelle favole, e questa non lo è. Anche contro il Milan è andato tutto storto, malgrado il gol di Gosens ci avesse illusi che poteva essere una sera di festa. Il disegno di Pioli era chiaro, bloccare il Milan in mezzo al campo, gestire il palleggio e provare a sorprendere la difesa rossonera con qualche accelerazione. Sperando che Kean, solo soletto lì davanti trovasse il colpo giusto. Ci poteva stare. In fondo un punto a Milano, soprattutto in un momento come questo, sarebbe stato un buon inizio per ripartire. Lo sapeva bene Pioli. Ma il calcio non è una scienza esatta, e la sfida di ieri sera è la dimostrazione che per quanto uno possa essere attento a preparare una partita, poi la differenza la fanno sempre i calciatori, il talento, le intuizioni e le ingenuità come quella di Parisi. La Fiorentina in questo momento è come un pugile suonato che non riesce a rialzarsi. E allora non rimane che sperare che prima o poi Pioli trovi la chiave per accendere la Fiorentina e tirarla fuori da questo incubo.

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