
Non c’è trattenuta, ma una strusciata sul volto giudicata diversamente in altri casi. E non è l’unico errore di Marinelli
Insufficiente l’arbitro Marinelli in Milan-Fiorentina secondo i quotidiani. Voto 5,5 per La Gazzetta dello Sport: “Tutto sul minuto 80 (e 37”): Marinelli pare coperto, Parisi vede la posizione precisa di Gimenez ed è evidente che – per evitare il possesso del milanista – il viola allarga il braccio destro, striscia il volto dell’attaccante con la mano e agisce con la trattenuta, ma è lieve. Marinelli, che in passato ha mantenuto decisioni da campo, viene richiamato al Var. L’annuncio arriva all’84’20”: rigore e giallo”.
Voto 4,5 invece sul Corriere dello Sport: “L’episodio del rigore è dirimente nella gara di Marinelli. Una mano strusciata (nessun colpo, nessuna violenza) sulla faccia, una scena con parecchi effetti speciali per il rossonero (che nonostante il tremendo colpo ricevuto, cercava di scalciare Ranieri che gli stava dicendo di non simulare). In generale, non proprio centratissimo l’arbitro di Tivoli, sbaglia tanto: dopo lo scontro Gabbia-Ricci (che resta a terra lamentando un colpo alla testa), Marinelli restituisce il pallone al Milan, ma sul pallone (un secondo dopo la sua interruzione) era arrivato Nicolussi Caviglia. O ancora, non dà un vantaggio a Leão, fischiando una punizione per i rossoneri, salvo poi scusarsi. E il giallo (se avesse affondato un po’ di più era rosso) mancato su Modric? Il rigore, a quanto dicono, rientrerebbe nelle linee guida: una mano in faccia, lo sappiamo, determina sempre un fallo. Non quella di Thuram su Bonny in Juve-Inter un mese fa e a quello si pensava di dover fare riferimento. Era una mano in appoggio, no? Invece: Parisi, più per recuperare su Gimenez, gli struscia la mano sulla parte sinistra della faccia. Il rossonero crolla a terra, contorcendosi, salvo poi cercare di scalciare Ranieri. Marinelli viene richiamato al VAR (lo ha dichiarato lui, ormai accetta le OFR come le caramelle), che gli fa vedere solo il fallo, non ritenendo violento tutto il resto. Rigore e annuncio per pochi intimi (per l’ennesima volta)”.

Di
Redazione LaViola.it