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Da San Siro a San Siro, la Fiorentina inizia il ciclo di ferro a caccia di punti e identità

La squadra di Pioli è attesa da quattro partite nei prossimi undici giorni. Fondamentale invertire la rotta, soprattutto in campionato

Finita la pausa nazionali, la Fiorentina è pronta a riprendere il suo cammino in campionato e in Conference League. E sarà una ripartenza di fuoco. I ragazzi di Pioli sono attesi da un vero e proprio ciclo di ferro lungo undici giorni. Partenza domani da San Siro, dove il tecnico di Parma ritroverà il suo passato. Quel Milan con cui ha vissuto i momenti migliori della sua carriera, vincendo un indimenticabile scudetto. Un Milan che si era perso dopo il suo addio, ma che con il ritorno al timone di Massimiliano Allegri sembra essersi messo sulla strada giusta per ritrovare l’entusiasmo e la magia dei tempi di ‘Pioli is on fire’.

CICLO DI FERRO. La prossima settimana i viola faranno prima tappa a Vienna, per sfidare il Rapid e dare seguito al positivo inizio europeo, poi accoglieranno tra le mura amiche il Bologna, in una sfida che, in caso di risultato negativo a Milano, inizierebbe già ad assumere contorni da ultima spiaggia. Neanche il tempo di riprendere fiato che il calendario offrirà una seconda visita alla ‘Scala del calcio’: stavolta ad aspettare la Fiorentina, nel turno infrasettimanale, ci sarà l’Inter di Christian Chivu.

PUNTI. Serviranno punti, soprattutto in campionato. Per smuovere una classifica che al momento appare tremenda e iniziare a risalire la china. La banda di Pioli per ora ha racimolato soltanto tre punti in sei partite e staziona al quartultimo posto a braccetto con il Verona. Con un solo punto di vantaggio su Genoa e Pisa, ultime della classe. C’è dunque bisogno disperato di iniziare a macinare, se non si vuole già perdere il treno per le posizioni europee e se si vuole scongiurare l’eventualità di un campionato anonimo o, ancora peggio, di una lotta per la retrocessione (che dato il valore della rosa pare improbabile, ma nel calcio non si sa mai). Serviranno punti anche in Europa, per mantenere un posto nel vagone di prima classe e proseguire la caccia ai primi otto posti del girone unico.

IDENTITA’. Innanzitutto, però, servirà trovare identità. La grande assente nel primo scorcio di stagione appena andato. La Fiorentina finora non ha convinto praticamente in nulla: nessun reparto ha funzionato come avrebbe dovuto, il gioco di aggressione e dominio promesso da Pioli a inizio luglio non si è mai visto, la squadra è apparsa costantemente squilibrata. Per questo l’ex tecnico rossonero si è ritrovato costretto già più volte a cambiare modulo e a mescolare le maglie da titolare. La soluzione potrebbe essere affidarsi alle certezze, in larga parte ereditate dalla precedente guida tecnica. Spazio quindi alla difesa a tre con Mari al centro (l’unico in rosa, apparentemente, in grado di interpretare quel ruolo). Terminato a centrocampo l’esperimento Fagioli regista. Davanti, data la probabile assenza di Kean, spazio alla coppia formata da Piccoli e Gudmundsson. Accantonata, almeno per ora, l’idea dell’attacco pesante. Fare risultato a San Siro non sarà facile: il Milan è indubbiamente più forte e gode di uno stato di forma decisamente migliore. Fornire una prestazione migliore delle ultime, invece, date le premesse, sarà obbligatorio.

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