
Le sue condizioni pensando a domenica dovranno esser valutate giorno per giorno e, in caso di risposte negative, toccherà a Piccoli
Si sofferma su Moise Kean il Corriere Fiorentino. Per avere un quadro definitivo bisognerà aspettare la giornata di oggi visto che Kean, rimasto a Udine nel ritiro azzurro per volontà sua (che sente particolarmente il peso di essere uno dei leader del gruppo), dello staff della Figc e, va da sé, con l’ok della Fiorentina, si sottoporrà a una risonanza magnetica che chiarirà al 100% qualsiasi dubbio o incertezza e, più che altro, fornirà elementi più precisi per capire se e che tipo di stop sarà necessario per recuperare.
ESAMI. Quello che si può dire, aldilà delle comunicazioni e delle indicazioni fatte filtrare ieri dai due staff medici (Nazionale e club) è che il dolore non è esagerato ma, in fase di appoggio, si fa ancora sentire. Ora come ora insomma, tanto per esser chiari, Kean non sarebbe probabilmente in grado di allenarsi o comunque di forzare. E così veniamo al prossimo impegno di campionato, e alla questione che più interessa ai tifosi viola. Perché la sfida col Milan arriva in un momento difficilissimo, perché poi si presenterà al Franchi il Bologna e poi ci sarà l’altro viaggio al Mezza, in quel caso per affrontare l’Inter.
MILAN. Le sue condizioni pensando a domenica dovranno esser valutate giorno per giorno e, in caso di risposte negative, toccherà a Piccoli. Lui stesso impegnato in Nazionale e, a questo punto, destinato domani ad andare almeno in panchina. Oggi intanto la risonanza, il possibile (non certo) ritorno a Firenze e l’inizio delle cure. Con un obiettivo: fare presto. E una certezza: poteva andare peggio.

Di
Redazione LaViola.it