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GdS – Gud e Fagioli, la Fiorentina ha fretta. Serve qualità. In Islanda Albert può rigenerarsi

Stefano Pioli fa affidamento su Fagioli ma anche su Gudmundsson. Serve un cambio di passo dei due viola

Stefano Pioli fa affidamento su Fagioli ma anche su Gudmundsson, scrive La Gazzetta Dello Sport. Il salto di qualità attraverso gli uomini di talento. Il piano della Fiorentina porta il nome di due uomini: l’islandese e Fagioli sono chiamati alla svolta personale per poi trascinare tutta la squadra.

La Fiorentina in estate ha consegnato le chiavi tecniche della squadra ai due elementi che tuttavia devono ancora scoccare la scintilla per accendersi. L’ex Juventus è anche scivolato in panchina in campionato con appena 28 minuti (con il Como) in campo nelle ultime tre giornate, mentre Gud è stato sostituito nell’intervallo con la Roma perché non riusciva a incidere. Riscattati in estate, sono costati 35 milioni (19+16 senza bonus) e ora tocca a Stefano Pioli capire come metterli nelle condizioni di rendere al meglio perché la fiducia del club e del tecnico nei loro confronti è immutata, ma serve un’inversione di rotta.

GUD. Albert continua a essere irriconoscibile rispetto al calciatore visto con la maglia del Genoa ma le sue motivazioni sono alte e la testa libera. Sembra escluso che il processo in cui è ancora coinvolto nel suo Paese (fra l’altro è già stato prima archiviato e poi assolto) possa incidere sul suo rendimento perché le sue prestazioni con la Nazionale raccontano di un giocatore tranquillo che ha servito un assist e realizzato un gol con l’Azerbaijan, anche se proprio da quella gara è tornato con un leggero infortunio. Domani sera sarà impegnato con l’Ucraina e lunedì con la Francia nella speranza che torni felice e rigenerato.

NICOLO’. Fagioli in questi giorni è rimasto invece al Viola Park e davanti a sé ha un panorama di emozioni ad attenderlo nella sfida di San Siro dove ritroverà da avversario Allegri, l’allenatore che per lui è un punto di riferimento, e come avversario Modric, suo idolo da sempre. Sarà la notte della scintilla per rinascere? Il rapporto fra Max e Fagioli è profondo, tanto che nel gennaio 2025, appena arrivato alla Fiorentina ha raccontato: «La chiamata di Allegri è stata come quella di un papà, mi ha chiesto se mi sentissi felice per la nuova avventura». Il tecnico del Milan è stato il suo primo estimatore e, ai tempi della Juventus, nel 2018 parlava così del centrocampista: «Abbiamo un ragazzo che si chiama Fagioli. Vederlo giocare è un piacere. Conosce il calcio, i tempi di gioco, come ci si smarca, come si passa la palla. È bello vederlo giocare». Ora Pioli saprà trovargli l’abito giusto. Ma a San Siro Fagioli troverà da avversario anche Luka Modric, incontrato al termine di Italia-Croazia a Euro 2024, in una notte da sogno raccontata poi su Instagram: «Idolo. Un fenomeno a cui mi sono sempre ispirato da quando sono piccolo. Un esempio dentro e fuori dal campo. È stato un onore aver avuto la possibilità di avere la tua maglia». Allora per Nicolò c’era la voglia di diventare protagonista nella Juventus, dopo la squalifica dovuta al caso scommesse, adesso invece la necessità di tornare a esaltarsi e incidere in viola.

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